fissata la prima udienza

Omicidio a Buccinasco, aiutò il killer di Paolo Salvaggio a scappare: fissata la prima udienza per Benedetto Marino

I killer avevano sparato in pieno giorno al 60enne raggiungendolo a bordo di uno scooter in via della Costituzione, a Buccinasco dove Salvaggio viveva dopo essere uscito dal carcere

Omicidio a Buccinasco, aiutò il killer di Paolo Salvaggio a scappare: fissata la prima udienza per Benedetto Marino
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L'omicidio avvenne in pieno giorno in via della Costituzione angolo di via Morandi a Buccinasco. Paolo Salvaggio, nato nel 1957 a Pietraperzia (En), nome noto agli inquirenti e già coinvolto in diverse operazioni antidroga, è stato colpito dal killer con almeno quattro colpi di arma da fuoco in sella alla sua bici.

Fissata la prima udienza per Benedetto Marino: aiutò il killer di Paolo Salvaggio a scappare

BUCCINASCO - La prima udienza fissata in Corte d’Assise del processo, con rito immediato, per Benedetto Marino si svolgerà mercoledì 29 maggio.

Gli spari in strada dell'11 ottobre 2021 a Buccinasco

Marino è accusato di aver “garantito una celere e sicura via di fuga”, secondo gli inquirenti, ad almeno uno degli esecutori materiali dell’omicidio di Paolo Salvaggio, detto “Dum Dum”. I killer avevano sparato, in pieno giorno, al 60enne Salvaggio, raggiungendolo a bordo di uno scooter Yamaha TMax in via della Costituzione, a Buccinasco dove Salvaggio viveva dopo essere uscito dal carcere, poco prima dell’omicidio, avvenuto l’11 ottobre del 2021.

L’uomo, a cui a causa di una malattia terminale rimanevano pochi mesi di vita, era in sella alla sua bici per raggiungere il bar in piazzetta che era solito frequentare, quando gli assassini lo hanno affiancato e gli hanno sparato almeno tre colpi di pistola.

Le prime reazioni della città

L'omicidio aveva scosso Buccinasco, per le modalità da esecuzione e per il fatto che è avvenuto in pieno giorno, vicino al parco più frequentato della città e alla scuola. Inizialmente si era temuto un coinvolgimento della ‘ndrangheta locale, anche per gli stretti rapporti che Salvaggio, esperto broker della droga negli anni passati, aveva con le famiglie di ‘ndrangheta dei Barbaro e Papalia.

L'accusa per il 45enne Benedetto Marino che aiutò il killer

Ma le indagini hanno da subito escluso questa ipotesi, per concentrarsi su un movente legato a questioni sorte all’interno del carcere, tra pregiudicati. Gli accertamenti degli inquirenti, dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia e dai pm Sara Ombra e Gianluca Prisco, hanno individuato, attraverso le immagini delle telecamere, il ruolo di Benedetto Marino, 45enne residente a Inveruno e arrestato nella provincia di Catania lo scorso ottobre.

L'uomo, al volante di una Peugeot 3008, ha aspettato che uno dei killer abbandonasse lo scooter per raggiungerlo tra via San Giusto e via delle Forze Armate, a Milano. Un'area vicina a via Fleming, nota per gruppi criminali a cui sarebbero associati gli assassini: le indagini proseguono per individuarli. È stata la compagna di Marino a identificare il 45enne e, a prova del suo coinvolgimento, ci sarebbero anche delle intercettazioni. L’uomo, durante l’interrogatorio dopo l’arresto, si era avvalso della facoltà di non rispondere.

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