la sentenza

Cortile conteso tra Comune e Papalia: udienza rinviata e testimoni inammissibili

La decisione sull'uso del cortile viene rimandata a settembre 2022. Il giudice ha rigettato le istanze istruttorie presentate dalla proprietaria Feletti, moglie di Papalia.

Cortile conteso tra Comune e Papalia: udienza rinviata e testimoni inammissibili
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Cortile conteso tra Comune e Papalia: udienza rinviata e testimoni inammissibili.

Cortile conteso tra Comune e Papalia: udienza rinviata e testimoni inammissibili

BUCCINASCO – Si torna in tribunale il 29 settembre del 2022. La battaglia per il cortile conteso tra Comune e Adriana Feletti, moglie di Rocco Papalia, non è finita ieri, dopo l’udienza presso la IV Sezione Civile del Tribunale di Milano.

Cortile conteso Comune Papalia: testimoni inammissibili perchè "irrilevanti o superflui”

La novità, oltre al rinvio della causa al 29 settembre del prossimo anno, è che il giudice Alessandro Petrucci ha rigettato le istanze istruttorie presentate da Feletti, proprietaria dell’immobile, ritenendo che i capitoli di prova orale, cioè i testimoni, presentati dalla moglie di Papalia siano “inammissibili perché irrilevanti o superflui”.

La vicenda inizia quando Papalia esce dal carcere dopo 26 anni di reclusione e due di casa lavoro in Abruzzo. La villetta di via Nearco è da anni confiscata per metà: in questa parte vivono i ragazzi dell’associazione Villa Amantea che si occupa di accoglienza, mentre nell’altra abita Rocco Papalia e la moglie Adriana. Il cortile, che si affaccia sulla parte dove abitano i ragazzi, è sempre stato utilizzato dall’associazione, ma quando Papalia è tornato a casa, la moglie ne ha rivendicato l’uso, “per farci giocare i bambini, stendere i panni, mettere l’immondizia”, ha sempre detto.

Le parole del sindaco Pruiti

Ma per il sindaco Rino Pruiti era solo “una sfida allo Stato, intollerabile”. Feletti ha quindi fatto causa al Comune per rivendicare l’uso del cortile e dopo le prime udienze si è tenuta quella di ieri, con esito di rinvio a settembre 2022.

“Ringrazio il giudice Alessandro Petrucci – commenta il sindaco Pruiti – e prendo atto delle decisioni assunte almeno per ora. Anche questa volta la strategia legale messa in campo dalla famiglia Papalia si è rivelata inconsistente, con prove testimoniali considerate irrilevanti. Noi andiamo avanti con il nostro impegno per la tutela della legalità sul nostro territorio, confidando nel lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine e continuando a promuovere iniziative culturali e azioni concrete che testimoniano la vittoria dello Stato sulla criminalità organizzata. L’utilizzo sociale dei beni confiscati ai mafiosi ne è certamente un segno importante”.

La replica della moglie di Rocco Papalia

Feletti si è invece espressa con un commento su Facebook, sotto il post pubblicato dal Comune di Buccinasco: “Signor sindaco – si è rivolta a Pruiti la moglie di Papalia –, è stata solo rinviata, non esulti prima del tempo”.

 

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