Alla mia generazione voglio urlare: “Cambiate lo sguardo e incontrerete una generazione viva”

In questi mesi abbiamo fatto della cronaca una storia.

Alla mia generazione voglio urlare: “Cambiate lo sguardo e incontrerete una generazione viva”
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Alla mia generazione voglio urlare: “Cambiate lo sguardo e incontrerete una generazione viva”.

Alla mia generazione voglio urlare: “Cambiate lo sguardo e incontrerete una generazione viva”

È una generazione che non cerca istruttori ma educatori, maestri di vita da seguire, esempi da cui imparare. Questo ho scoperto con “Cronisti in Libertà” e questo vi racconto. È l'incontro con Letizia, Serena, Mariele, Xenia, Sara, Marta, Deborah, Marianna, Anna, Alessandra, Michela, Paola. Le prime dodici Croniste che si raccontano in libertà.

Un viaggio nella generazione dei Millenials

Saranno pronte a riconquistare quello che i nostri padri e nonni ci hanno lasciato in eredità? La questione ideale, ciò per cui vale la pena vivere, soffrire e lottare; quell'incredibile sete di libertà, fame di giustizia, in un assoluto bisogno di benessere materiale. Tutto conquistato con grande dignità e pronto per essere consegnato. La strada era spianata. "Vi lasciamo un compito: non disperdetela, fatene buon uso”. In questi mesi abbiamo fatto della cronaca una storia. La storia non parlando di eroi, ma di una straordinaria umanità piena di desideri e in continua ricerca. Abbiamo fatto nostre parole e significati come  libertà, avventura, conquista, dolore, allegria, ideale, famiglia, amore, fatica, scuola, educazione, istruzione, serenità, anima, cuore, sentimento. Abbiamo soltanto ascoltato, lasciandoci conquistare dai loro pensieri e giudizi.

Nella storia...di chi fa la storia.

La nostra prima intervista è con Letizia Proserpi (26 anni), attraverso il suo racconto tra socialità e social, verità e menzogna. Letizia, con molta attenzione e preparazione, ci ha messo in guardia sulle Fake News che sempre più dominano il nostro quotidiano. "Quello che cerco di fare io è incitare alla consapevolezza e a porsi sempre il dubbio in quello che si legge o si ascolta. È importante approfondire le fonti da cui apprendiamo le notizie".

Con Serena Marchesi (29 anni) siamo andati invece ai confini della realtà, tra regole e regolamenti, con uno sguardo nuovo, dentro e fuori la comunità terapeutica dove lavora. "Se potessi oggi cambiare qualcosa, credo che partirei da qui: ridare la possibilità a queste persone di reintrodursi in una società che li vede come reietti, che li etichetta, che li teme e non li conosce”.

Poi abbiamo incontrato Mariele Trimboli (32 anni). Pronto? "Soccorso, io ci sono".  Da Buccinasco racconta il suo essere oggi medico chirurgo a Liverpool. "Con questo sguardo verso l’altro, partendo dal fatto che sia la persona che viene da me, in ambulatorio, o la persona che incontro sull’autobus, resta una persona con ha un proprio bagaglio, una propria storia una propria difficoltà. Per me ogni giorno cercare di avere questo sguardo verso l’altro, che non sia di pregiudizio ma di accoglienza, è già volere un mondo diverso"!

Eccoci con Xenia Lops (29 anni). Educare in Comunità e passione artistica. “Circa quattro anni fa, ho trovato un altro lavoro in un centro di accoglienza, dove lavoro tuttora, nell’équipe educativa che si occupa dell’accoglienza delle donne, migranti e non. In questi anni ho conosciuto donne provenienti da moltissimi Paesi, ascoltato storie di vita di incredibile coraggio, testimonianze di viaggi disumani attraverso la Libia o i Balcani, violenze e torture, ma anche storie di fede profonda, d’amore, di intere famiglie, madri, padri, nonne e fratellini lasciati al Paese, rituali, modi di dire e modi di sentire, storie di figli piccoli lasciati in Medio Oriente pur di salvarsi la pelle e di figli ricongiunti dopo anni".

Fine prima parte.

CronistaINLibertà
a cura di Renato Caporale

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