Tragedia di Corinaldo, 17enne finge di avere il telefono di una delle vittime
Lo sciacallo ha preso in giro i genitori della giovane ragazza morta che cercavano il suo telefono.
Tragedia di Corinaldo, 17enne finge di avere il telefono di una delle vittime.
Tragedia di Corinaldo, 17enne finge di avere il telefono di una delle vittime
ROZZANO – Se esiste qualcosa di peggiore di dover patire tutto il dolore del mondo per la perdita di un famigliare, è quella di vedere qualcuno che tenta di sciacallare sulla morte. Nella tragedia di Corinaldo, dove qualcuno ha spruzzato spray al peperoncino provocando un tentativo di fuga che ha causato la morte di cinque ragazzi e una mamma, schiacciati dalla folla, il telefono di una delle giovani vittime si era smarrito in discoteca.
"Ce l'ho io" afferma il 17enne rozzanese
Era quello di Benedetta Vitali, di Fano, la cui famiglia aveva tentato in ogni modo di recuperarlo, lanciando diversi appelli. Un ragazzo di 17 anni di Rozzano ha iniziato a dire che era stato lui a prendere il telefono. Dopo aver inviato alcuni messaggi alla famiglia, ha poi chiamato i genitori, ma non per restituire il telefono, anzi. “Ce l’ho io – ha detto a mamma e papà di Benedetta – ma non ve lo rendo: lo tengo come ricordo della tragedia”.
Le indagini dei Carabinieri
I genitori si sono rivolti alle forze dell’ordine e i carabinieri di Rozzano si sono messi subito alla ricerca dello sciacallo. Lo hanno trovato, ma il ragazzino non era l’autore del furto: si era spacciato per ladro per un terribile e macabro gioco. Le forze dell’ordine impegnate nell’inventariato di tutti gli oggetti ancora presenti sul luogo della strage, hanno infatti ritrovato il telefono di Benedetta, lì, in discoteca. Il 17enne aveva usato un altro telefono per far credere ai genitori della giovane di possedere quello della figlia. Il motivo che ha spinto il ragazzo a compiere un gesto così bieco è ancora oscuro.
FG
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