vietato ingresso alla seconda ora

Gli studenti del Falcone-Righi manifestano: "Meritiamo più fiducia"

La manifestazione davanti ai cancelli dell’Istituto Falcone-Righi ha raccolto centinaia di studenti.

Gli studenti del Falcone-Righi manifestano: "Meritiamo più fiducia"
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Gli studenti del Falcone-Righi manifestano: "Meritiamo più fiducia".

Gli studenti del Falcone-Righi manifestano: "Meritiamo più fiducia"

CORSICO – La manifestazione davanti ai cancelli dell’Istituto Falcone-Righi ha raccolto centinaia di studenti, tutti uniti per dire no alle regole e imposizioni scolastiche ritenute troppo rigorose. Non si tratta di pigrizia, anzi. I ragazzi chiedono di andare a scuola, di frequentare le lezioni anche in caso di contenuto ritardo.

"Vogliamo poter entrare a scuola, è stato abolito l’ingresso alla seconda ora"

Può essere dovuto a diversi motivi, soprattutto legati ai mezzi di trasporto non in orario, o che vengono cancellati senza preavviso, un incidente che paralizza il traffico, ma anche un semplice ritardo dovuto a un problema personale. Insomma, gli studenti chiedono di poter entrare a scuola lo stesso. Non come adesso, dove la tolleranza è di 5 minuti: “Dopo, non si può più entrare in classe, è stato abolito l’ingresso alla seconda ora”, raccontano gli studenti che sottolineano come non si tratti “di pigrizia, anzi, vorremmo che ci sia concesso di entrare in classe e frequentare le lezioni anche dalla seconda ora. È importante”, dicono in coro.

La manifestazione davanti ai cancelli

I ragazzi hanno manifestato in modo sentito e pacifico davanti ai cancelli. Poi, una delegazione ha parlato con la dirigente scolastica, Maria Vittoria Amantea, che del rispetto delle regole ne ha fatto sempre una battaglia personale, soprattutto nel periodo di emergenza covid.

Un dialogo comunque costruttivo secondo le studentesse che hanno incontrato la preside:

“Abbiamo espresso le nostre esigenze, chiarito le nostre necessità. La preside ci ha detto che l’ingresso posticipato potrà avvenire in caso di forza maggiore, da comunicare alla scuola. Ma comunque rimangono i problemi personali che non vengono inclusi tra le motivazioni degli ingressi in seconda ora, ancora non consentiti. La dirigente è lei e noi ne rispettiamo le decisioni, ma continueremo a portare avanti le nostre istanze. In altre scuole è consentito e dare anche a noi la stessa possibilità sarebbe un atto di fiducia nei nostri confronti. La dirigente teme un abuso di questa possibilità, noi ribadiamo che si tratta di responsabilità personale. Sta a ciascuno di noi usufruirne in caso solo di necessità. Si potrebbero prevedere un numero contenuto di ingressi, per esempio almeno cinque. Bisognerebbe darci più fiducia”.

Le studentesse concludono: “Condivideremo con gli altri le considerazioni e i ragionamenti e valuteremo se organizzare altri momenti di incontro”.

 

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