Ascensore riparato, ma due finti tecnici rubano la scheda. Anziani ancora imprigionati

Un danno da circa 5mila euro che costa molto caro agli abitanti di via Volta a Corsico.

Ascensore riparato, ma due finti tecnici rubano la scheda. Anziani ancora imprigionati
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Ascensore riparato, ma due finti tecnici rubano la scheda. Anziani ancora imprigionati.

Ascensore riparato, ma due finti tecnici rubano la scheda. Anziani ancora imprigionati

CORSICO – Gli inquilini degli appartamenti di via Volta, proprietà Aler, avevano lanciato un appello un mese fa, supportati dal consigliere regionale Nicola di Marco (Movimento Cinque Stelle) che si era fatto portavoce della protesta.

L'appello lanciato un mese fa

Al centro delle polemiche, un ascensore che non funzionava e che rendeva prigionieri in casa gli inquilini, con gravissime conseguenze per gli anziani e per i disabili, costretti a non poter uscire di casa dai palazzi a cinque piani. Aler era intervenuta nei giorni scorsi, mettendo a posto gli ascensori, ma la libertà è durata poco. “Hanno rubato la scheda dell’ascensore”, denuncia uno degli abitanti. Due uomini, spacciandosi per tecnici di Aler, si sono fatti aprire cancelli e portoni, hanno messo le mani nella scheda elettrica che consente il funzionamento del sistema e l’hanno staccata per poi rubarla.

I finti tecnici hanno rubato la scheda elettrica

“Gente del mestiere – commentano gli abitanti – sapevano dove andare, sapevano cosa staccare. E soprattutto sapevano che era nuova”. Un danno da circa 5mila euro che costa molto caro agli abitanti, ancora una volta imprigionati. A confermare l’ipotesi della truffa da parte dei due uomini che si sono spacciati per tecnici, l’azienda che provvede alla manutenzione dei sistemi dei palazzi, che ha confermato di non sapere nulla di quei sedicenti operai.

Le parole di Aler

Stessa conferma da parte di Aler: di quei finti tecnici nessuno sa niente. Una truffa, che ha messo in ginocchio gli inquilini dopo la speranza di aver risolto il problema che da oltre venti giorni lamentavano. “Abbiamo già avviato le procedure per ordinare una nuova scheda – spiegano da Aler –, ci vorranno tuttavia i tempi tecnici per l’arrivo del pezzo e l’installazione. Nel frattempo abbiamo provveduto ad aggiustare un altro ascensore all’interno del complesso e con un intervento per mettere a posto i citofoni”. Anche per quelli, infatti, gli inquilini avevano inviato diverse segnalazioni.

Le altre problematiche

Ancora irrisolto il problema delle infiltrazioni nei box: basta una pioggia un po’ più forte ad allagare gli spazi. “Verificheremo con altri sopralluoghi”, assicurano da Aler. Senza risposte, invece, il problema dei sacchi di amianto che continuano a essere accatastati a pochi metri dalle abitazioni. In questo caso Aler non c’entra: la questione è tutta su suolo comunale e gli scavi sono effettuati dall’impresa che sta provvedendo al rifacimento della rete fognaria. Proprio durante quei lavori, sono emerse alcune lastre di amianto che gli operai stanno accatastando (chiuse in scatole) all’interno dell’area verde, proprio di fronte alle abitazioni. “Sotto i nostri nasi insomma – aggiungono gli abitanti –. Sono decine di sacchi e ogni giorno tirano su materiale, non c’è fine. Ci preoccupa molto questa situazione: vorremmo che qualcuno ci assicurasse che è tutto a posto e soprattutto che sotto le nostre case, a pochi metri da dove stanno effettuando gli scavi e i ritrovamenti, non ci sia la stessa quantità di amianto”.

FG

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