Un incontro per parlare del quartiere Tessera: "Emerse molte criticità"
“Mai come in questo periodo e per diverse questioni, c'è la necessità di tener viva l'attenzione sul quartiere Tessera", ha raccontato il sindaco Negri.
L'Amministrazione di Cesano ha organizzato ieri sera un affollato incontro al centro anziani per discutere del quartiere Tessera.
L'incontro di ieri sera al centro anziani “Spighe d'oro”
CESANO BOSCONE – Tanta partecipazione all'incontro che si è tenuto ieri sera, al centro anziani “Spighe d'oro” di via don Sturzo. All'iniziativa, promossa dall'Amministrazione, ha partecipato il sindaco Simone Negri, il consigliere di Regione Lombardia Franco Lucente e la consigliera regionale Carmela Rozza. Il tema era “Case di edilizia pubblica”.
Ne parla il sindaco Negri organizzatore dell'incontro
“Mai come in questo periodo e per diverse questioni, c'è la necessità di tener viva l'attenzione sul quartiere Tessera – ha raccontato il sindaco –. A giorni partiranno i lavori relativi al Bonus 110 ed è fresca la vicenda dell'arrivo di alcune famiglie sgomberate da via Bolla. Abbiamo invitato due consiglieri regionali attivi nella commissione che si occupa di politiche abitative: Franco Lucente per FdI e Carmela Rozza del Pd.
Ho chiesto in apertura di non rendere l'incontro un match in vista della campagna elettorale e ho apprezzato il clima collaborativo che si è instaurato: a noi interessa che ci siano passi avanti per il nostro quartiere. I due consiglieri si sono presi alcuni impegni, tra cui la richiesta al Governo di una maggiore estensione del bonus 110% per l'edilizia popolare.
Superbonus: i problemi creati dal nuovo governo
In questo momento, infatti, con le ultime determinazioni del governo Meloni, i tempi, anche per l'intervento al Tessera, sono parecchio risicati e c'è il rischio che qualsiasi intoppo nel cantiere possa pregiudicare l'operazione. Inoltre, avendo più tempo a disposizione, si può pensare di chiedere un'integrazione relativa a serramenti e abbattimento delle barriere architettoniche”.
Le corse dietro ad Aler per avere risposte
Un altro obiettivo da raggiungere, secondo Negri, “è il sostegno, anche economico, alle famiglie per la rimozione delle installazioni dai balconi (inferriate, scaldabagni, condizionatori, zanzariere). Da settimane stiamo rincorrendo Aler, senza successo, per avere delucidazioni e un sopralluogo in quartiere”. In effetti, durante il presidio dei giorni scorsi dei cittadini per i ritardi e i malfunzionamenti dei riscaldamenti, è sorto il problema del costo oneroso per molti abitanti obbligati a rimuovere tutto ciò che c'è sui balconi per consentire agli operai di lavorare sul posizionamento del cappotto.
Le lamentele dei residenti per i costi delle rimozioni
“Molti di noi hanno speso tanti soldi per farsi installare le inferriate, in particolare dopo i furti – hanno raccontato i residenti –, ora si attesta una spesa di mille, duemila euro per la rimozione. Soldi che, soprattutto in questo momento di crisi non possiamo permetterci”. Ma le criticità all'interno del quartiere sono ancora tante. “Le mancanze di Aler sono state al centro degli interventi dei tanti cittadini presenti: veramente un ente da rivoluzionare – ancora il sindaco –.
Un significativo intervento di un nuovo inquilino di Tessera
Nonostante sia la normalità, ha colpito l'intervento di un inquilino che ha recentemente ottenuto la casa in Tessera: "Sono un operaio, sono contento di aver avuto la casa. Però com'è possibile che in un appartamento appena risistemato in cui sono stati spesi soldi della collettività ci siano tre termosifoni che non funzionano, l'impianto elettrico attaccato al muro con il silicone. Ma chi controlla i lavori? Ho 6mila euro di Isee, pago l'affitto, non ho la possibilità di grandi spese. Perché non ho diritto ad avere una casa a posto?".