"Una vita trascorsa tra sorrisi e passioni", il ricordo per Daria Sadun
Tragica scomparsa per la giovane donna di Corsico, travolta e uccisa da un 21enne in sella alla moto. Gli amici: "Un dolore troppo forte, era meravigliosa".
"Una vita trascorsa tra sorrisi e passioni", il ricordo per Daria Sadun.
"Una vita trascorsa tra sorrisi e passioni", il ricordo per Daria Sadun
CORSICO – Daria occhi belli, profondi come il mare che amava, immortalati nelle foto che raccontano di una giovane donna innamorata della vita, anche quando la vita era stata crudele, portandole via le zie, la mamma.
Daria era nata a Firenze ma aveva scelto Corsico per viverci
Daria Sadun, 44 anni, era nata a Firenze e aveva deciso di trasferirsi a Milano per amore. Quella storia, poi, finì, ma a lei era rimasta nel cuore questa città. Così tanto da aver comprato una casetta in via Caboto, a Corsico, e una bici per spostarsi, per fare giri nella natura che amava, per incontrare gli amici.
Investita sabato da una moto a Corsico
Daria è morta in sella alla sua bici, travolta da un 21enne che guidava spericolato la moto in via Di Vittorio. Non c’è stato nulla da fare per la 44enne: le ferite erano troppo gravi e la corsa disperata in ospedale è stata inutile. La polizia locale ha contattato i parenti, tutti in Toscana, dove prima viveva Daria. Una famiglia unita, che Daria amava, soprattutto il nipotino, di cui non smetteva mai di parlare. Daria occhi profondi, sorriso stampato sul viso.
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Il dolore della cugina toscana
“Una ragazza piena di vita, di voglia di vivere, di stare in compagnia”, ricorda commossa la cugina toscana, che ancora non crede alla tragedia. Troppo dolore. È il momento del cordoglio, della ricerca di verità, di giustizia per una morte iniqua. Ma anche di ricordo, perché Daria “era una donna unica, eccezionale. Mai un lamento, sempre un sorriso per tutti. Generosa, divertente – ricorda la cugina Irene –.
La sua passione per i viaggi era diventata un lavoro
Una ragazza semplice, dolcissima. Era speciale – aggiunge Giampiero, amico di Daria –, una ragazza che lasciava il segno”. Un segno indelebile. Una vita trascorsa per gli altri, generosa con il suo tempo e con la sua vita. Daria lavorava nell’agenzia di viaggi Splendid di Milano, un lavoro che amava, lei che era portata per avere a che fare con le persone e che adorava viaggiare, scoprire posti nuovi e culture, con la mente sempre aperta e curiosa. Poco prima dell’incidente aveva salutato degli amici, era uscita in sella alla sua bicicletta per fare un giro, come aveva annunciato alla cugina in quel pomeriggio maledetto.
Gli amici la ricordano sempre sorridente e gioiosa
“Di Daria ricorderemo sempre la sua vitalità, il sorriso grande e contagioso. Le sue passioni: i concerti, la musica, il cinema. E ancora la natura, gli animali, i suoi adorati gatti. Tifava la sua squadra del cuore, la Fiorentina, e amava scattare foto, immortalare paesaggi e immagini per renderle immortali, come lei. Daria occhi grandi e grande sorriso. “Una ragazza meravigliosa, ricca di valore – ancora gli amici –. Sarà sempre con noi. Ci lascia un vuoto profondissimo. E un senso di ingiustizia terribile”.