a che punto siamo?

Meno cento giorni all’inizio delle Olimpiadi Invernali 2026, Malagò: “Molte cose pronte, altre meno”

Il presidente del Coni Luciano Buonfiglio confida su ottimi risultati: "Dobbiamo andare a vincere perché da 17 medaglie vinte dall’Italia nelle scorse Olimpiadi dobbiamo passare minimo a 19 medaglie”

Meno cento giorni all’inizio delle Olimpiadi Invernali 2026, Malagò: “Molte cose pronte, altre meno”

A 100 giorni dall’inizio delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 a che punto siamo con i lavori? Le risposte in due incontri che si sono tenuti oggi a Milano: uno a Palazzo Lombardia e un altro in Triennale organizzato dal Coni

Malagò all’evento a Palazzo Lombardia “One hundred days to go”: “Molte cose pronte, altre meno”

MILANO – “C’è qualcosa sulla quale siamo più attenti, ci sono molte cose che sono assolutamente pronte, altre meno. Con una forma di grande onestà intellettuale questi 100 giorni ci servono tutti”: così Giovanni Malagó, presidente della Fondazione Milano-Cortina a margine dell’evento a Palazzo Lombardia “One hundred days to go”, per segnare i meno cento giorni all’inizio delle Olimpiadi Invernali 2026.

“Se devo essere proprio sincero molte cose sono state spuntate, ma non tutte”, ha spiegato ancora Malagó. A chi gli chiedeva su cosa si stia prestando maggiore attenzione, ha poi replicato: “La consegna delle venue, il Comitato organizzatore entra in pista ed operativo nel momento esatto in cui vengono consegnate, tutti i cronoprogrammi stanno andando avanti, però ovviamente siamo spettatori molto interessati sempre nel rispetto del cronoprogramma. Alcuni impianti sono finiti, altri ovviamente si stanno smarcando, per qualcuno ci sarà bisogno di ancora qualche settimana”. L’ex presidente del Coni ha poi rassicurato che in ogni caso “per qualsiasi evento, anche pochi giorni ed ore prima, ci sono persone che lavorano per renderlo all’altezza delle aspettative”.

Sulla questione dei problemi logistici a Cortina

Sulla questione in particolare dei problemi logistici a Cortina, Malagó ha poi detto: “C’è questo impianto di cui noi non siamo né realizzatori né appaltatori, la Gondola, il cronoprogramma anche qui è molto stretto e riguarda Simico, mi sembra che si arrivi ai primi 15 giorni di gennaio con quell’impianto, mi sembra che i problemi siano risolti. Se poi ci sono problematiche diverse che non dipendono dal comitato organizzatore, ma da altri, è giusto che la domanda la poniate a Simico che però ha risposto in modo molto chiaro e ci dobbiamo fidare, fino adesso ci siamo fidati, guardiamo anche lo Sliding Center, mi sembra che la scommessa lì sia stata vinta”.

Fontana: “Siamo pronti, messi in fila tutti i problemi”

Sembra ottimista il presidente della Regione, Attilio Fontana, anche lui presente all’evento One hundred days to go, a Palazzo Lombardia:

“Siamo pronti perché tutti i problemi che esistevano sono stati messi in fila, per cui stiamo lavorando con grande determinazione”. Fontana ha ricordato che saranno “le prime Olimpiadi diffuse” con “investimenti per i territori”. “Riconsegneranno impianti più efficienti, infrastrutture, strade e ferrovie”, ha sottolineato.

Buonfiglio, Coni: “Obiettivo minimo 19 medaglie, al lavoro fino all’ultimo”

In Triennale questa mattina si è tenuto un altro incontro, organizzato dal Coni, per fare il punto sull’organizzazione della competizione e sulle attese per lo sport italiano.

“Siamo a 100 giorni dall’avvenimento più importante di un quadriennio, dove saremo protagonisti di successo – ha dichiarato il presidente del Coni Luciano Buonfiglio – Dobbiamo andare a vincere perché da 17 medaglie, vinte dall’Italia nelle scorse Olimpiadi, dobbiamo passare minimo a 19 medaglie”. “Sappiamo cosa vuol dire curare ogni cosa nei minimi dettagli prima di arrivare alla competizione – ha aggiunto Buonfiglio – e dobbiamo essere consapevoli di dare il massimo perché è in quel momento che veniamo ripagati per ciò che abbiamo fatto”.

Il presidente ha sottolineato anche l’importanza di tutti coloro che aiutano gli atleti nella loro preparazione. “Ci sono la famiglia, i tecnici, i medici, i fisioterapisti, gli psicologici, le federazioni e i presidenti federali. È come quando andiamo alla Scala: c’è il sipario, ma dietro c’è ancora tanto e si lavora fino all’ultimo secondo per poi far andare in scena lo spettacolo. – ha terminato – Io so cosa abbiamo fatto ed è un lavoro che rappresenta una nazione”.

Il segretario generale del Comitato Olimpico Nazionale

Durante l’incontro è intervenuto anche Carlo Mornati, segretario generale del Comitato Olimpico Nazionale. “Lanciamo la nostra squadra, ‘The home team’. e facciamo riflessioni per capire cos’è stato fatto in questi quattro anni e cosa fare nell’ultimo miglio”. Mornati ha poi ribadito alcuni aspetti delle Olimpiadi Milano-Cortina.

“Il periodo è lo stesso dell’edizione precedente, ma con uno sport in più, lo sci alpinismo, e un numero maggiore di gare. Abbiamo cinque cluster dove saremo presenti e Milano ospiterà le competizioni del ghiaccio, tranne il curling che sarà a Cortina”. Ha aggiunto: “Noi la chiamiamo ‘olimpiade diffusa’ perché sarà in luoghi iconici con l’obiettivo di far gareggiare gli atleti nei posti migliori del mondo dal punto di vista tecnico”.

Il progetto “Casa Italia” a Milano, Cortina e Livigno

Infine, è stato presentato il progetto “Casa Italia”. “Nata come hospitality house ai Giochi Olimpici di Los Angeles 1984, oggi è un palcoscenico esperienziale che mette in mostra il meglio dell’Italia per tutti gli stakeholder sportivi, per i partner, per i media e per coloro che amano il nostro Paese. – ha spiegato Lorenzo Pellicelli, head marketing del Coni – Una content creation factory per amplificare il bello dell’Italia e dello Sport durante i Giochi Olimpici, ma che va oltre l’evento sportivo”.

Casa Italia sarà aperta in tre luoghi, Milano, Cortina e Livigno, e sarà accessibile al pubblico. “È la porta d’ingresso per scoprire il nostro paese. Prima eravamo rappresentanti dell’Italia e comunicavamo l’Italia all’estero, ora siamo noi ad ospitare”, ha terminato Pellicelli.