Ex stazione Corsico, fermo il progetto per stranieri. Opposizione: "Scandalosa la non accoglienza"
Si torna a parlare della vicenda dell'ex stazione ferroviaria e della comunità d'accoglienza per minori stranieri non accompagnati che tarda a partire.
L'opposizione aveva già chiesto spiegazioni in Consiglio comunale sul motivo per cui il progetto di accoglienza per stranieri continua ad essere fermo. Ora torna sulla vicenda chiedendo nuovi chiarimenti e facendo nuove accuse alla Giunta corsichese.
Ex stazione Corsico: ancora fermo il progetto per stranieri
CORSICO – Si torna a parlare della vicenda ex stazione ferroviaria, dove la Fondazione San Francesco ha previsto un progetto di accoglienza per minori stranieri non accompagnati che tarda a partire.
L'interrogazione dell'opposizione in Consiglio
La questione è finita in Consiglio comunale, con un’interrogazione da parte dell’opposizione per capire le ragioni di questi tempi così dilatati. Il sindaco Stefano Martino Ventura ha replicato, sia in sede di Consiglio comunale sia rispondendo alle domande del Giornale dei Navigli, evidenziando due questioni che impediscono di fatto l’avvio del progetto.
Risponde il sindaco Ventura
La prima è di natura tecnica, con “lavori di ristrutturazione senza titolo edilizio”, la seconda riguarda la sicurezza, perché il progetto, secondo il sindaco, “non garantisce un numero adeguato di educatori nelle ore notturne, condizione fondamentale, anche attraverso politiche e azioni condivise, per garantire massima sicurezza per tutti”.
L'opposizione controbatte
Ma per l’opposizione serve maggiore chiarezza e impegno: “Corsico non è mai stata così degradata – accusano – e non è una città accogliente. Riguardo il Centro d’accoglienza presso la ex stazione di Corsico, fummo proprio noi del centrodestra a sollevare il problema, dicendo un fermo e convinto no a un centro d’accoglienza a Corsico, vari esponenti della Giunta e il sindaco si spesero pubblicamente dicendo che volevano il centro e che sarebbe stata una eccellenza, e che avrebbe riqualificato quella zona.
Noi abbiamo sottolineato che la ex stazione ormai era stata modificata nella sua immagine, sollevando il problema del cambio di destinazione d’uso, ci venne detto dal sindaco che era tutto a posto, poi i tempi si sono allungati ed è arrivata la guerra in Ucraina, chiaramente se vi fosse stata accoglienza donne e bambini ucraini avremmo compreso e accettato una collocazione magari temporanea di chi scappa da una guerra vera, una guerra nel nostro continente e che magari finita la tragedia sarebbero tornati a casa dai mariti, fratelli e padri che sono rimasti in patria a combattere”.
I consiglieri proseguono:
“Abbiamo interpellato il sindaco, ha detto che lì doveva sorgere un centro d’accoglienza per minori stranieri non accompagnati e che la Giunta ha deciso di non fare la convenzione necessaria all’apertura. Pensiamo che sia il primo caso in Italia in cui una Giunta guidata da un sindaco del Pd rifiuta un centro d'accoglienza per minori stranieri non accompagnati. Scandalosa la non accoglienza, quindi la linea del Pd di Corsico qual è? Accogliamoli, ma non a casa nostra? E poi perché pochi mesi fa si mostravano entusiasti e sponsor dell'accoglienza e oggi no? Cosa è cambiato?
Ma chi ci ha perso è la città. Infatti, nella ex stazione di Corsico, un bene storico, ancora oggi c'è un cantiere chiuso. Si tratta di una struttura che potrebbe aprire al solo per il volere di Giunta e sindaco, ma che non aprirà e magari tornerà nel degrado perché il sindaco del Pd, la Giunta di sinistra e un consiglio comunale che voleva fare Corsico grande in realtà la sta rendendo più piccola, degradata e che non accoglie i minori stranieri non accompagnati, ragazzini che magari scappano da guerre e povertà. La nuova leader del Pd Schlein cosa direbbe di un Pd che non accoglie e respinge?”.