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Camper dei tamponi rapidi, la convenzione con il Comune solleva polemiche

Al centro delle contestazioni, il ruolo di collaboratrice ricoperto dalla consigliera Pd all'interno dell'ente privato con cui il Comune ha siglato la convenzione.

Camper dei tamponi rapidi, la convenzione con il Comune solleva polemiche
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Camper dei tamponi rapidi, la convenzione con il Comune solleva polemiche.

Camper dei tamponi rapidi, la convenzione con il Comune solleva polemiche

CORSICO – La convenzione stipulata tra Comune e Centro Santagostino aveva sollevato da subito diverse polemiche, a partire dalle opposizioni che avevano contestato e cercato “il vero vantaggio per il Comune di un’iniziativa che propone tamponi rapidi a un costo secondo noi elevato, in cambio di occupazione suolo pubblico e pagamento di energia elettrica per il camper”.

Si riferiscono al mezzo di Santagostino, il camper dei tamponi rapidi che staziona al quartiere Lavagna e, nei prossimi giorni, in via Cavour. Il vantaggio, appunto, è avere in quartieri popolosi un punto dove effettuare i test. Se positivi, così come succede altrove, il molecolare è gratuito, ma da eseguire al centro di Buccinasco, il più vicino a Corsico. Ma l’aspetto che ha scatenato le polemiche è stata una questione di opportunità.

Il ruolo della consigliera PD

Opportuno non è sembrato infatti alle opposizioni il ruolo di collaboratrice ricoperto dalla consigliera Pd Isabella Stoppa all’interno di Santagostino. Nulla di male, niente che vada contro legge e regolamenti ma, appunto, “inopportuno che chi siede sui banchi della maggioranza lavori in un centro privato che stipula una convenzione con il Comune”, sottolineano dalle opposizioni. Il Comune replica che la procedura ha seguito l’iter normale.

La proposta è arrivata all’assessore ai Servizi sociali Elena Galli che ha poi consigliato a Santagostino di inviare una pec per esaminarla in modo istituzionale. Santagostino ha mandato quindi la proposta (18 marzo), esaminata e approvata dalla Giunta (cinque giorni dopo) che ha rilevato come “l’effettuazione di un maggior numero di tamponi antigenici rapidi consentirebbe una più rapida ed efficace individuazione dei casi covid e data l’emergenza sanitaria l’Amministrazione ritiene tale misura necessaria per intervenire tempestivamente sul diffondersi dei contagi sul territorio”, si legge sull’atto (settore proponente Cultura).

A sollevare perplessità, anche il fatto che “non c’è stata manifestazione di interesse, si poteva dare la possibilità anche ad altri enti corsichesi, o alle farmacie comunali”, ha detto l’ex sindaco, ora sui banchi dell’opposizione, Filippo Errante. Ma una cosa non esclude l’altra, secondo il sindaco Stefano Ventura: tutti possono avanzare proposte che verranno valutate.

Dal Comune arriva la replica in tre punti:

“Innanzitutto, l’assessorato alle politiche sociali ha avviato un monitoraggio di tutte le realtà sociali e sanitarie accreditate che operano sul territorio per costituire un tavolo di confronto che permetta di affrontare, in modo sinergico, le diverse problematiche che riguardano i cittadini di Corsico. E attraverso questo monitoraggio, sono diversi i soggetti coinvolti per individuare insieme delle possibili soluzioni.

In secondo luogo, si è ritenuto fondamentale attivare un servizio di screening sia nella zona centrale della città sia in un quartiere come il Lavagna, troppo spesso dimenticato in passato. In terzo luogo, dopo un primo contatto telefonico con l’assessora, il 18 marzo scorso è arrivata via pec una proposta del gruppo medico Santagostino, che ha una sua sede nella vicina Buccinasco. La proposta è stata sottoposta all’attenzione della Giunta dall’assessora alle politiche sociali e considerata rispondente alle esigenze più volte espresse dalla cittadinanza.

Nello specifico, la delibera e tutti gli atti conseguenti sono stati seguiti dal dirigente di settore, che coordina sia l’ufficio servizi sociali sia quello della cultura. Poiché è un impiegato dell’ufficio cultura ad aver inserito, su richiesta del dirigente, l’atto sul portale delle delibere di Giunta, risulta come proponente l’ufficio cultura. Ma il relatore è, come emerge sempre dagli atti, l’assessora alle politiche sociali, che ne ha seguito tutte le fasi. Non vi è il coinvolgimento diretto di alcun consigliere comunale. Riteniamo che la possibilità di organizzare un servizio tamponi sotto casa, con un soggetto privato convenzionato con Regione Lombardia, è un’opportunità per i cittadini di Corsico”.

 

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