A Milano un 'ciclabile umana' di 150 metri su viale Monza
A soli due giorni dalla morte di Luca, tantissime le persone che si sono riunite per proteggere la ciclabile
Questa mattina dalle 7:30 alle 9 viale Monza a Milano è stato teatro della manifestazione "ProteggiMI" che ha riunito una "ciclabile umana" di oltre 150 metri per chiedere maggiore sicurezza ai ciclisti.
Una 'ciclabile umana' su viale Monza
MILANO - Come riportano i colleghi di Prima Milano, l’iniziativa "ProteggiMI", è stata lanciata nei giorni scorsi da alcuni cicloattivisti e supportata da diverse associazioni. La corsia ciclabile di viale Monza - denunciano i promotori - è spesso occupata impunemente dalle auto in sosta abusiva. L'iniziativa si è tenuta a soli due giorni dall’investimento mortale del 14enne Luca Marengoni, in via Tito Livio. "C'era tantissima gente questa mattina a proteggere la ciclabile di viale Monza - ha commentato Marco Mazzei, consigliere comunale della Lista Sala, fondatore di Massa Marmocchi, da anni in prima linea per la mobilità ciclistica in città".
La battaglia
"È una battaglia decisiva - ha continuato - perché se perdiamo l'opportunità di realizzare ciclabili solo in segnaletica, abbiamo perso l'opportunità di cambiare la città: le piste in infrastruttura costano un sacco (soldi pubblici per proteggere chi va in bici da chi va in automobile, già a dirlo si capisce che è una follia), richiedono tempi lunghi tra progettazione ed esecuzione e in definitiva non rispondono a un modello di città dove lo spazio pubblico è di tutti e deve essere condiviso, senza arroganze. E la strada non può nemmeno essere quella della Polizia Locale a ogni metro: servono le sanzioni, certo, ma serve anche un senso di comunità che deve far percepire come sbagliato, riprovevole, profondamente ingiusto, parcheggiare "un minuto" sulla ciclabile".
L'importanza del senso civico
"Senza la comunità, senza il contributo dei commercianti, non ce la faremo mai, sarà sempre un inseguimento", aggiunge. "Grazie a chi ha organizzato, grazie a chi c'era. Per me è uno stimolo a fare di più, meglio e prima, per me è vedere e toccare, proprio nel senso di toccare, quella città che chiede un cambio di paradigma e che cresce sempre di più, si allarga oltre i gruppi organizzati, diventa maggioranza".