Vaccini antinfluenzali: "È il caos, disorganizzazione vergognosa"

Il sindaco di Trezzano scrive ancora ad Ats, quello di Buccinasco attacca la gestione e prepara il punto drive through in città per i tamponi.

Vaccini antinfluenzali: "È il caos, disorganizzazione vergognosa"
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Vaccini antinfluenzali: "È il caos, disorganizzazione vergognosa".

Vaccini antinfluenzali: "È il caos, disorganizzazione vergognosa"

TREZZANO SUL NAVIGLIO – Insieme ai colleghi sindaci della Città metropolitana, il primo cittadino di Trezzano sul Naviglio Fabio Bottero nei giorni scorsi ha chiesto a Regione Lombardia di fare chiarezza rispetto al caos della campagna vaccinale antinfluenzale e intervenire al più presto per consentire soprattutto ai cittadini fragili e anziani di poter accedere a questo servizio: “La somministrazione dei vaccini spetta ed è gestita da Ats (Regione), non dai Comuni, che tuttavia hanno offerto collaborazione fin dal mese di agosto mettendo a disposizione sedi, volontari, sanificazione degli ambienti”, dicono dal Comune.

Il sindaco Bottero

“La nostra Amministrazione – spiega il sindaco Fabio Bottero – ha destinato il Centro Socio Culturale di via Manzoni come sede per le vaccinazioni ai nostri cittadini: ieri si è svolta la prima giornata di somministrazione di vaccini ma sappiamo che numerosi, troppi, trezzanesi non sono riusciti a prenotare. Quasi impossibile telefonare ai numeri indicati da Ats e anche sul sito la nostra sede per molti non risulta disponibile. È una situazione intollerabile che fin da subito abbiamo denunciato: ho scritto personalmente alla dirigenza Ats e mi sono unito ai 70 sindaci della Città Metropolitana che hanno inviato una lettera aperta al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e all’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera”. “Siamo profondamente delusi – scrivono i sindaci – nell’apprendere che i calendari vaccinali risultano estremamente risicati e che è decisamente limitato il coinvolgimento delle sedi proposte da noi sindaci. Il risultato di tale carente disorganizzazione è che molti cittadini non riusciranno a fissare un appuntamento e possiamo già certificare che, nel ristretto novero di chi è riuscito a prenotare, a diversi sono stati prospettati spostamenti notevoli, in alcuni casi addirittura fuori dalla Città metropolitana”. I sindaci hanno quindi chiesto di estendere la campagna e prevedere ulteriori sedute. Oltre a conoscere quando le ulteriori dosi saranno messe a disposizione delle sedi vaccinali e dei medici di famiglia. “Continuerò a far sentire la voce dei trezzanesi presso Ats – conclude Bottero – mentre consiglio ai nostri concittadini di avere pazienza e non smettere di provare a contattare i numeri per gli appuntamenti e il sito. Consiglio anche di rivolgersi al proprio medico di famiglia”.

Anche Buccinasco denuncia il caos per i vaccini antinfluenzali

Una situazione messa in luce anche a Buccinasco, dove i cittadini sono costretti a fare diversi chilometri per raggiungere la sede assegnata dal portale di Ats per la somministrazione del vaccino antinfluenzale. “Un anziano di 97 anni deve pagarsi un’ambulanza per il trasporto fino a Magenta”, lamenta il sindaco Rino Pruiti, “una cosa vergognosa, inaccettabile. Ora siamo in guerra, ma il tempo delle colpe arriverà. È assurda questa disorganizzazione pericolosa. Per fare il vaccino i nostri concittadini sono costretti a prendere magari mezzi, treni, per spostarsi di diversi chilometri”.

I medici di base

Secondo il primo cittadino c’è anche un’altra difficoltà: “Alcuni medici di base, tre su 14, si sono rifiutati di somministrare il vaccino. Per fortuna, altri si sono messi a disposizione per accogliere i pazienti “orfani” di medico. A loro va tutto il mio ringraziamento”. I medici di base che non somministrano il vaccino ne fanno soprattutto una questione di spazi: ricevendo in piccoli studi all’interno di condomini, non vogliono che si crei affollamento all’interno del palazzo. “Anche per questo abbiamo messo a disposizione altre sedi – aggiunge il sindaco – e abbiamo anche ulteriori progetti in mente: a partire da un drive through per i tamponi rapidi e tradizionali, gestito da un privato. Per ora, si è fatto avanti il Centro Sant’Agostino. Faremo regolare procedura per l’attivazione di un servizio che ritengo fondamentale. Useremo dei parcheggi liberi e lavoreremo in sinergia cercando di sopperire alle evidenti difficoltà di un sistema sanitario ormai in piena crisi”.

Solo 1 medico di base su 10 ha accettato di fare i tamponi

Ma anche qui scatta un altro problema: secondo un report di Regione Lombardia, solo un medico di base su dieci ha accettato di fare i tamponi. I dottori percepiranno un compenso di 18 euro per ogni prelievo se verrà eseguito nel proprio studio; 12 euro se saranno utilizzati spazi di Ats, protezione civile o comunali. Il medico di famiglia percepisce circa 6 euro, invece, per ogni vaccino antinfluenzale. Secondo il sindaco, dal 18 novembre i medici potranno di nuovo fare richiesta per le scorte di vaccino e, presumibilmente, ricominciare con le somministrazioni dal 23 novembre. “Sempre tutto molto ipotetico – conclude Pruiti –: non c’è alcun programma o certezza. È il caos”.

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