Una lunga catena umana di 3mila persone contro lo stadio Milan all'ex Ippodromo La Maura
Nel pomeriggio di domenica la manifestazione organizzata dal consigliere comunale della Lista Sala Enrico Fedrighini insieme ai comitati di quartiere e condivisa da Carlo Monguzzi, capogruppo dei Verdi.
I residenti della zona 8 di Milano, quella per intenderci che comprende la zona che va dall'attuale stadio San Siro al Quartiere Gallaratese, sono scesi in strada con una catena umana formata da ben tremila persone per protestare contro la costruzione del nuovo stadio Milan.
La protesta dei residenti
MILANO - Come riporta Prima Milano, una catena umana di circa 3mila persone che si teneva per mano in difesa dell'ex ippodromo La Maura è stata organizzata nel pomeriggio di ieri, domenica 19 marzo, dai consiglieri comunali Carlo Monguzzi dei Verdi ed Enrico Fedrighini della lista Sala.
Una catena umana lunga tremila persone
"No al cemento sull'area verde della Maura. Inter e Milan vadano pure fuori città", questo il messaggio che i residenti della zona volevano far arrivare alla società Milan che vuole costruire il suo nuovo stadio proprio nell'area dell'ex Ippodromo. "Ci interessa preservare il parco e la nostra tranquillità" hanno detto ieri mentre metro per metro si tenevano uniti uno all'altro tenendosi pacificamente per mano.
Le parole dei residenti
"Per noi è importante che La Maura resti un’area verde. Per quel che ce ne importa, il Milan e l’Inter possono tranquillamente andare a Sesto San Giovanni o comunque fuori Milano: ci interessa preservare il parco e la nostra tranquillità". E ancora: "Vivo qui da moltissimi anni e ho potuto osservare il grande lavoro fatto dai comitati per la tutela del verde", sono le voci di alcune persone alla protesta di ieri riferite dall'edizione milanese del Corriere della Sera.
Gli organizzatori
E' stato un grande successo di pubblico, ome afferma uno degli organizzatori della protesta: "speravamo di avere 1300 persone per completare la catena, ne sono arrivate 3mila ed è stata una festa" dice un entusiasta Fedrighini, "parlo di abitanti dei quartieri, cittadini comuni che hanno lottato negli anni per tutelare il verde di cintura urbana, pronti a scendere nuovamente in campo per difenderlo. La storia del progetto stadio alla Maura finisce oggi".
Gli organizzatori della protesta, con un importante appoggio dei residenti scesi in strada ieri, dicono un fermo no a "più cemento, nuove strade e parcheggi, inquinamento, traffico, peggioramento dell'ambiente urbano, problemi di sicurezza per il flusso di tifosi attraverso strade e spazi aperti al quartiere. La devastazione del territorio per sempre" e si chiedono anche perché non ristrutturare lo stadio Meazza esistente, chiedendosi anche su "chi ci guadagna a cementificare il verde ippico?".