LA PROTESTA

Una ciclabile umana invade viale Monza in difesa dei ciclisti sotto lo slogan #proteggiMI

La protesta è iniziata questa mattina alle 7,30 per ricordare Luca, investito un anno fa da un tram

Una ciclabile umana invade viale Monza in difesa dei ciclisti sotto lo slogan #proteggiMI
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Un anno fa a Milano perdeva la vita in sella alla sua bicicletta Luca Merengoni, investito da un tram. In sua memoria questa mattina a Milano alle 7,30 è iniziata una manifestazione silenziosa per chiedere più tutela nei confronti dei ciclisti.

Una ciclabile umana invade viale Monza

MILANO - Poche ore fa viale Monza è stata invasa da una ciclabile umana lunga 1000 metri. Le persone sono scese in strada a manifestare per chiedere una maggiore tutela per chi si muove in bicicletta e ricordare Luca, il ragazzo morto un anno fa dopo essere stato investito da un tram. Le persone si sono riunite sotto l'hashtag #proteggiMI.

In difesa dei ciclisti

Come hanno spiegato gli organizzatori:

“La corsia ciclabile di viale Monza è spesso occupata impunemente dalle auto e camion in sosta abusiva. Durante la manifestazione verrà realizzata una ‘ciclabile umana’ lunga 800 metri, a protezione simbolica di chi pedala, soprattutto delle bambine e bambini che a quell’ora si recano nelle vicine scuole”.

Troppe vittime anche quest'anno

Un anno fa, due giorni dopo la morte di Luca, si era svolta la stessa protesta, per mantenere alta l'attenzione su un problema che colpisce la città da diverso tempo. Ricordiamo, infatti, che anche dall'inizio dell'anno non sono state poche le vittime investite da mezzi pesanti.

Milano pronta al cambiamento

Tra le tantissime persone presenti anche molti genitori con bambini e bambine che hanno potuto pedalare in sicurezza, senza fare lo slalom tra le auto parcheggiate, nel tragitto casa-scuola e casa-lavoro.

“Questa mattina abbiamo avuto la conferma che Milano è pronta a un cambiamento radicale di prospettiva rispetto alla mobilità cittadina”

dichiarano Giovanni Mandelli, Maria Dellagiacoma e Elena Milazzo, tra le persone organizzatrici della manifestazione.

“Infatti – spiegano - la comunità delle persone che chiedono al Comune di Milano strade più sicure per chi si sposta a piedi e in bicicletta è sempre più grande e attiva sul territorio. L’anno scorso, il 10 novembre 2022, qui per la prima edizione di ProteggiMi, eravamo in 300, oggi siamo più del doppio”.

Le richieste

“Siamo qui per chiedere alla Giunta Sala di proteggere da subito le piste ciclabili di Milano dalla sosta selvaggia di auto e camion, non con i cordoli, ma con educazione stradale e sanzioni che scoraggino gli automobilisti. Chiediamo al Sindaco di avviare il percorso che porti Milano a diventare un’intera città con il limite di 30 all’ora, accogliendo la richiesta presentata e approvata in Consiglio Comunale lo scorso 9 gennaio 2023: lo hanno già fatto Parigi, Barcellona, Bruxelles, Madrid. In Italia Bologna sarà la prima città metropolitana a diventare città 30 il 1 gennaio 2024. Che cosa aspetta Milano? Città 30 non è un limite ma una grande occasione per migliorare la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini. I dati dimostrano che è il modo migliore per rendere più sicura la città e prevenire al massimo scontri stradali come quelli successi a Milano nell’ultimo anno. L’obiettivo deve essere proteggere gli utenti fragili, migliorando al contempo la qualità della vita dei cittadini”.

La manifestazione è stata promossa da persone accomunate dall’idea che una città delle persone, con meno auto, è una città più sicura per tutti e meno inquinata. Hanno poi aderito anche tante associazioni attive nel campo della mobilità sostenibile.

La manifestazione è promossa da persone e organizzazioni che si riconoscono nelle richieste di “Città delle persone”.

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