Tentano il colpo ai bancomat con esplosivo: in manette quattro italiani
Gli episodi sono tre in diversi punti della città. Tutti andati in fumo perchè l'esplosivo non è scoppiato o non è stato sufficientemente potente per rompere la cassa: il video
Bancomat nel mirino: una banda composta da quattro persone ha colpito in tre diversi punti della città cercando di farli esplodere ma il piano è andato in fumo e dopo qualche mese di indagini la Squadra Mobile di Milano ha eseguito tre arresti nei confronti di cittadini italiani di 46, 40 e 31 anni e notificato a un 32enne l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Tentato furto con esplosivo ai bancomat
MILANO - Avevano messo a punto un piano per far saltare in aria i bancomat e impossessarsi del denaro contenuto all’interno.
Il video del tentato colpo
Bloccano il Postamat e inseriscono una “marmotta”
Dopo aver effettuato un prelievo presso uno sportello 'Postamat' delle Poste, i malviventi bloccavano l’erogatore delle banconote e inserivano al suo interno un ordigno artigianale, conosciuto nel gergo criminale come “marmotta”, progettato per far esplodere l’Atm.
Banda di ladri in manette
Ieri mattina, su disposizione della Procura, la Squadra Mobile di Milano ha eseguito tre arresti nei confronti di cittadini italiani di 46, 40 e 31 anni, e notificato a un 32enne l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. I quattro sono accusati, a vario titolo, di tentato furto pluriaggravato in concorso, porto di esplosivi in luogo pubblico e furto di un’autovettura.
Il piano va in fumo: i colpi nelle zone 4 e 7
I tentativi di colpo, tutti falliti a causa dell’inefficacia degli ordigni, risalgono alla notte dell’8 agosto scorso e si sono verificati in tre diversi punti della città: via Carlo Marx 22, via Caldera 126 e via Freikofel 16. In nessun caso l’esplosivo è riuscito a danneggiare le casse automatiche in modo tale da permettere l’accesso al denaro.
Le indagini della polizia, supportate dall’analisi delle immagini di videosorveglianza, dai tabulati telefonici e da attività di intercettazione, hanno consentito di raccogliere gravi elementi a carico dei quattro soggetti, portando all’emissione delle misure cautelari.