Sequestrati al re dei truffatori quadri di Rubens e Renoir, diamanti e auto di lusso VIDEO

L'uomo, di Trezzano, imbrogliava le vittime con la truffa rip-deal, promettendo cambi valuta vantaggiosi.

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Sequestrati al re dei truffatori quadri di Rubens e Renoir, diamanti e auto di lusso.

Sequestrati al re dei truffatori quadri di Rubens e Renoir, diamanti e auto di lusso

TREZZANO SUL NAVIGLIO – La truffa non era semplice da mettere a segno, ma l’uomo, Nenad Jovanovic, 46 anni di origine croata, era un esperto, tanto da essere definito il re delle truffe rip-deal.

Come funziona la truffa rip-deal

L’operazione consiste nel far credere alla vittima di concludere un affare molto vantaggioso, per poi trovarsi in mano una borsa di denaro falso. Il truffatore, attraverso più incontri e un’opera di persuasione rodata, convince la vittima a effettuare un cambio valuta di denaro, promettendo un guadagno importante. Il truffatore, alla fine dell’architettata messa in scena, riesce, come ultimo passaggio, a sostituire la valigetta con il denaro vero con una identica contenente banconote fasulle.

Sequestrati oltre 2 milioni di euro di beni

Così faceva il 46enne che poi utilizzava l’ingente quantità di denaro per acquistare opere d’arte di valore, come quadri di Renoir e Rubens, macchine di lusso e diamanti. In totale, la Questura ha sequestrato al truffatore oltre due milioni di euro di beni. Le indagini, svolte dalla Divisione Anticrimine, sono partite dalla discrepanza tra la vita agiata ed extra lusso che conduceva l’uomo con i redditi dichiarati dalla famiglia. Abiti griffati, gioielli, macchine di grossa cilindrata come una Ferrari 360 Modena Spider e un’Audi A6: tutto per compiacere la sua voglia di lusso ma anche per rendersi credibile nelle sue false identità.

Un volto conosciuto agli inquirenti

Si tratta infatti di un pluripregiudicato che utilizzava numerosi alias per mettere a segno i colpi, fin da quando era minorenne. A volte s spacciava come facoltoso commerciante d’arte, altre come un importante immobiliarista e altre ancora come diplomatico. L’ultimo episodio risale allo scorso dicembre, quando è stato indagato in stato di libertà dalla Squadra Mobile della Questura di Milano per truffa aggravata in concorso. Jovanovic, spacciandosi per un facoltoso acquirente, si è impossessato di un grosso diamante del valore di 3 milioni 100mila euro, dietro corrispettivo di un borsone di denaro che si è rivelato falso, consegnato all’ignaro venditore nella hall di un hotel.

Anche un appartamento di otto stanze a Trezzano

Diverse le proprietà dell’uomo, tra cui un appartamento di otto stanze con box a Trezzano sul Naviglio, un quadrilocale a Sedriano, una Mercedes Classe A Amg, bracciali d’oro, anelli con diamanti, tra cui un trilogy con 21 diamanti a fiori, due anelli in oro bianco con cinque diamanti, un bracciale con 210 dimanati e altri con 56 diamanti.

Nell’abitazione di Trezzano sul Naviglio gli agenti della Divisione Anticrimine hanno trovato e sequestrato numerosi gioielli, di cui si sta accertando l’autenticità che, se confermata, sarebbe di considerevole valore. A Sedriano, inoltre, è stata trovata appoggiata su un mobile della cucina una banconota fac-simile da 100 Euro e del materiale da confezionamento utilizzato dal truffatore probabilmente per confezionare mazzette di banconote false e attuare le truffe rip-deal. In cantina, è stata trovata anche una macchinetta conta-soldi appoggiata su una valigia.

Tanti i precedenti del re delle truffe

Nel 2002, fingendosi un professionista italiano e utilizzando un fax intestato a una società di investimenti, ha tratto in inganno un cittadino austriaco simulando di essere interessato ad acquistare un immobile in Austria. Dopo avergli consegnato a titolo di caparra 500mila euro in franchi svizzeri con biglietti risultati tutti contraffatti, Jovanovic si è fatto consegnare dalla vittima 90mila euro in contanti, anche in questo caso mai recuperati. Nel 2007 è stato segnalato dall’Interpol per quattro truffe rip-deal commesse in Germania, Svizzera e in Austria, utilizzando l’identità “Claudio Moro”. Nel 2018 è stato arrestato per furto aggravato e sostituzione di persona per aver sottratto due importantissime opere d'arte (olio su tavola raffigurante la “Sacra famiglia” di Peter Paul Rubens e olio su tela raffigurante “La Fanciulla Sul Prato” di Pierre Auguste Renoir), valutate 26 milioni di euro. Questa volta si è spacciato per un rabbino israeliano rappresentante della comunità ebraica milanese, incontrando i venditori presso alcuni locali vicino un Consolato Generale in uso a un’agenzia immobiliare. Ha fatto credere alle controparti che si trovassero nell’ente diplomatico e, dopo aver fatto depositare i quadri in un locale del presunto consolato, ha condotto le vittime in un’altra stanza. Con una scusa si è allontanato rubando le opere d’arte, poi recuperate all’interno di un campo nomadi del Nord Italia.

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