DIRIGENTE ATS DELLA CITTÀ METROPOLITANA

"Sei la mia schiava": parla una vittima del medico che abusava delle pazienti

Lunedì prossimo Marco D'Annunzio sarà interrogato dal giudice per gli atroci crimini di cui è accusato.

"Sei la mia schiava": parla una vittima del medico che abusava delle pazienti
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Ad oggi sono sei le giovani donne che hanno denunciato abusi sessuali e verbali da parte di un medico dirigente dell'Ats della Città Metropolitana, arrestato per violenza sessuale aggravata e ai domiciliari da martedì.

Nuove prove contro d'Annunzio

Come riportano i colleghi di Prima Milano, l'indagine condotta dai magistrati milanesi si arricchisce sempre più col passare delle ore: le prove a carico del medico, l'infettivologo Marco D'Annunzio, dell'Ats della Città Metropolitana di Milano. Fino ad ora sono 6 le giovani donne che si sono dichiarate vittime dell'ex dirigente dell'Ats, che lavorava anche in un'atra struttura.

I racconti delle vittime, che si erano rivolte al centro specializzato nelle malattie a trasmissione sessuale, sono incredibili: dalle prime ricostruzioni sembra che i controlli, ogni volta, si trasformassero in visite ginecologiche e poi in violenza sessuale. "Sei la mia schiava, l'ho capito subito": questo quanto raccontato da una vittima, violentata a casa sua, dopo che il medico le aveva proposto una consulenza gratuita.

Condotte crudeli, subdole e ricattatorie

Nell'ordinanza di arresto il giudice scrive che D'Annunzio ha agito mediante condotte crudeli, subdole e ricattatorie, a danno di pazienti - tutte tra i 18 e i 30 anni - fragili, incapaci di reagire, anche per paura di non essere credute.

Nell'agosto del 2021 una segnalazione anonima aveva avvisato della pericolosità del dirigente, che aveva portato a un ammonimento formale da parte del responsabile del centro senza ulteriori conseguenze. D'Annunzio, infatti, aveva continuato nelle sue condotte illecite e crudeli: sul suo cellulare gli inquirenti hanno trovato le chat con richieste esplicite inviate alle pazienti.

Lunedì 13 giugno 2022 l'indagato sarà interrogato dal giudice.

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