TRE DONNE DENUNCIATE

Ruba abiti di lusso per 300mila euro da Prada e li rivende on line: in arresto l'addetta delle pulizie

Avrebbe rubato decine di capi di alta sartoria per poi venderli online ad un prezzo ben più basso

Ruba abiti di lusso per 300mila euro da Prada e li rivende on line: in arresto l'addetta delle pulizie
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La donna di 62 anni era addetta alle pulizie nella casa di moda: è stata denunciata per furto mentre altre due donne, sue parenti, sono state denunciate per riciclaggio.

Ruba abiti di lusso per 300mila euro e li rivende on line

MILANO - Una donna di 62 anni è stata denunciata lo scorso 7 settembre dai carabinieri della Stazione Milano Moscova per il furto di oltre 40 capi di abbigliamento dai laboratori di Prada in via Bergamo 21, dove sono situati gli studi di progettazione e produzione dei capi d'abbigliamento più importanti della casa di moda. Qui la donna effettuava le pulizie.

Per riciclaggio sono state anche denunciate altre due donne, sue parenti e anch’esse albanesi, per la vendita on-line dei capi rubati.

Le indagini dei carabinieri partite a marzo

Le indagini – condotte dai Carabinieri della Stazione Moscova, coordinati dalla Procura della Repubblica di Milano – sono state avviate a seguito di numerose denunce di furto presentate, a partire dallo scorso mese di marzo, dalla responsabile per la sicurezza di casa di moda.

48 capi rubati

Come riporta Prima Milano, secondo le indagini, svolte mediante l’acquisizione e l’analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza installate proprio a seguito dei furti, la 62enne, addetta alle pulizie presso gli studi di progettazione e produzione di indumenti della società, in diverse occasioni, aveva sottratto oltre 40 capi di vestiario unici, non ancora immessi sul mercato, dal valore, pertanto non ancora esattamente stimabile, pari a circa 300.000,00 euro.

Le due parenti li rivendevano online

I capi venivano poi rivenduti, completi di codice identificativo, dalle altre due donne, tramite la conosciuta piattaforma online Vinted, senza sapere nemmeno il loro valore effettivo. Nella perquisizione domiciliare delle tre indagate sono stati trovati e recuperati 23 capi griffati che non erano ancora riuscite a rivendere.

 

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