Risse e schiamazzi davanti alla pizzeria: chiusura del locale alle ore 21
Sospiro di sollievo per i residenti: almeno fino al 15 gennaio, data in cui cesserà l’ordinanza.
Risse e schiamazzi davanti alla pizzeria: chiusura del locale alle ore 21.
Risse e schiamazzi davanti alla pizzeria: chiusura del locale alle ore 21
CORSICO – Le proteste sono state tante, durate diversi mesi. Al centro delle polemiche c’era la pizzeria Jasmine, in via Monti, a pochi passi da piazza Libertà, considerata dagli abitanti un punto di ritrovo abituale per ubriachi e «gente che fa scoppiare risse di continuo, aggressioni, non c’è più pace», lamentavano i residenti.
Solo qualche settimana fa, un uomo accoltellato
In effetti, le forze dell’ordine sono dovute intervenire diverse volte per placare le risse e il personale del 118 è stato chiamato spesso per soccorrere i feriti delle aggressioni. Solo qualche settimana fa l’ennesimo caso, con un uomo accoltellato con cocci di vetro. Insomma, la situazione era diventata insopportabile, la zona invivibile, le proteste continue.
Chiusura alle 21
Un problema di sicurezza, oltre che di quiete pubblica: “Non possiamo sentirci sicure di rientrare a casa”, raccontavano soprattutto le ragazze, terrorizzate di fare rientro negli appartamenti per paura di qualche aggressione. Le forze dell’ordine, costrette a intervenire per placare le risse, potevano fare fino a un certo punto. Poi, finalmente, è arrivata l’ordinanza del commissario Francesca Iacontini che ha firmato un atto in cui dispone la chiusura della pizzeria alle ore 21.
L'ordinanza fino al 15 gennaio
Entro le nove di sera la pizzeria dovrà tirare giù la serranda e l’attenzione affinché l’ordinanza venga rispettata sarà massima. Troppi disagi, troppe lamentele, troppi disturbi alla quiete pubblica: il commissario, che guida la città da aprile, ha deciso di mettere fine a una situazione diventata insostenibile. Niente più bivacchi, nessun ritrovo di ubriachi e divieto assoluto di consumare alcolici, soprattutto in vetro, fuori dal locale e di lasciarne i resti in strada, come spesso avveniva, riducendo la piazza e la via una discarica a cielo aperto. Sospiro di sollievo per i residenti: almeno fino al 15 gennaio, data in cui cesserà l’ordinanza, si potranno dormire (si spera) sonni tranquilli.
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