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Partirà il 4 marzo a Milano il processo agli ultrà delle curve di Milan e Inter

Alla sbarra Marco Ferdico e Andrea Beretta per la Curva Nord interista e Luca Lucci per la Sud milanista che hanno scelto di essere processati con rito abbreviato

Partirà il 4 marzo a Milano il processo agli ultrà delle curve di Milan e Inter
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La maxi operazione di Polizia e Finanza lo scorso 30 settembre 2024 aveva decapitato i vertici del tifo organizzato dei due club milanesi.

Al via il 4 marzo a Milano il processo agli ultrà delle curve di Milan e Inter

MILANO -  Partirà il 4 marzo, in un'aula bunker di fronte al carcere milanese di San Vittore, il processo con rito abbreviato che coinvolgerà i principali esponenti delle curve milanesi finiti in cella a fine settembre 2024: i 18 capi ultrà erano stati arrestati (16 in carcere e tre gli arresti domiciliari) e indagati a vario titolo per associazione per delinquere, con l'aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni ed altri gravi reati.

Nell'aula bunker, di fronte al carcere di San Vittore

Tra gli imputati figurano Marco Ferdico e Andrea Beretta della Curva Nord dell'Inter, Luca Lucci della Curva Sud milanista e altri arrestati lo scorso 30 settembre nell’ambito dell’operazione "Doppia curva", condotta congiuntamente da polizia e guardia di finanza e coordinata dai pm Paolo Storari e Sara Ombra.

Il procedimento, che si terrà davanti alla gup Rossana Mongiardo nell’aula bunker di San Vittore, riguarderà complessivamente 16 imputati, tra cui Gherardo Zaccagni, accusato di falsificazione di documenti e accesso abusivo a sistemi informatici.

Le accuse e il rito ordinario

Solo tre dei 19 arrestati hanno scelto di affrontare il processo con rito ordinario, mentre il resto degli imputati ha optato per il rito abbreviato. Si tratta di Christian Rosiello, ex bodyguard del cantante Fedez (rimasto inoltre coinvolto nel presunto pestaggio ai danni di Cristiano Iovino), Riccardo Bonissi e Francesco Lucci, tutti appartenenti alla tifoseria organizzata rossonera. Le accuse spaziano da associazione a delinquere con aggravante mafiosa per i vertici della curva interista, a violenze, aggressioni, estorsioni e altri reati legati a traffici illeciti.

Il conto intestato a Marco Ferdico sequestrato a Ibiza

Nel frattempo, è stato congelato un conto corrente intestato a Marco Ferdico e aperto a Ibiza. Questo è avvenuto grazie a un ordine di indagine europeo richiesto dalla Procura di Milano alle autorità spagnole. Si sospetta che il conto sia stato utilizzato per gestire i proventi delle attività illecite di Ferdico e Bellocco, quest’ultimo ucciso da Andrea Beretta lo scorso settembre. Beretta, intanto, ha iniziato da tempo a collaborare con la magistratura.

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