vasto blitz antidroga

Operazione antispaccio nel quartiere San Siro a Milano: 21 persone in arresto

Le due organizzazioni criminali che operavano in zona per consegnare la droga si servivano di vedette e “cavallini” con bici e monopattini

Operazione antispaccio nel quartiere San Siro a Milano: 21 persone in arresto
Pubblicato:

Le vie dello spaccio del quartiere San Siro a Milano sono state teatro di una vasta operazione antispaccio che ha portato in carcere 21 persone, di età compresa tra i 19 e i 63 anni, di cui 3 donne. Gli arrestati, per lo più irregolari sul territorio, erano inquadrati con ruoli ben precisi all’interno delle due diverse associazioni criminali che gestivano il traffico di droga in zona.

Traffico di droga nel quartiere San Siro: arrestate 21 persone

MILANO - La Polizia di Stato, coordinata della Procura della Repubblica di Milano, ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di 21 persone, di età compresa tra i 19 e i 63 anni e di cui 3 donne, indagate perché ritenute appartenenti a due associazioni finalizzate al traffico illecito di droga nel quartiere milanese di San Siro.

Le vie dello spaccio

Piazza Selinunte, via Zamagna, via Tracia, via Cittadini, via Ricciarelli, piazza Monte Falterona, piazzale Lotto, piazzale Zavattari e piazzale Brescia: questi, secondo quanto raccolto nel corso delle indagini svolte dai poliziotti del Commissariato Bonola, sono i luoghi del quartiere popolare San Siro controllati da due diverse associazioni criminali dedite allo spaccio di cocaina, hashish e pastiglie di ossicodone, farmaco appartenente alla classe degli oppioidi.

Quasi tutti cittadini di nazionalità egiziana

Un costante e assiduo monitoraggio del territorio svolto dagli agenti di via Falck, suffragato da una breve ma intensa attività di tipo tecnico, ha permesso alla Polizia di Stato di identificare ventun cittadini di nazionalità prevalentemente egiziana, per lo più irregolari sul territorio, inquadrati con ruoli ben precisi all’interno delle due diverse associazioni criminali ben strutturate con capi, promotori e vicecapi che hanno finanziato, mantenuto, gestito le consorterie criminali finalizzate allo spaccio.

Consegnavano droga in bicicletta e monopattino

Ciascuna organizzazione, secondo quanto ricostruito dagli agenti del Commissariato Bonola, appare caratterizzata dalla presenza di vedette e “cavallini” pronti, con l’utilizzo di biciclette e monopattini, a consegnare la sostanza secondo le indicazioni dei clienti che la richiedevano a due utenze di altrettanti telefoni cellulari custoditi, in modo maniacale, da capi e promotori dei due gruppi criminali: in appena 45 giorni di attività tecnica eseguita dalla Polizia di Stato, su 5 schede intercettate, sono state registrate oltre 35 mila conversazioni telefoniche tra clienti e indagati.

Ciascun indagato, oltre a rispondere della ipotesi associativa, risponde anche dei singoli “delitti scopo” contestati nei 49 capi d’imputazione previsti per i membri dell’associazione criminale denominata “Telefono Rosso”, con a capo un 25enne egiziano e la compagna italiana di 63 anni, e nei 42 capi d’imputazione per gli associati del gruppo denominato “Falterona” coordinato da un 42enne egiziano.

Seguici sui nostri canali