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Notte di paura in Darsena: 18enne tunisino armato di machete ferisce due connazionali, poi viene pestato e arrestato

Aggressioni tra via Gorizia e piazza XXIV Maggio. Il giovane tunisino, ospite di un centro di accoglienza, è accusato di tentato omicidio. In corso accertamenti sul movente.

Notte di paura in Darsena: 18enne tunisino armato di machete ferisce due connazionali, poi viene pestato e arrestato

Notte di violenza nel cuore della movida milanese, tra la Darsena e i Navigli. Un ragazzo di 18 anni, cittadino tunisino ospite di un centro di accoglienza, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio dopo aver aggredito due connazionali con un machete.

Raid col machete in Darsena, paura nella notte: arrestato un 18enne tunisino

MILANO – Milano, notte tra sabato e domenica. Sono da poco passate le due quando le urla squarciano il buio della notte in Darsena. In pochi minuti, la zona tra via Gorizia, piazza XXIV Maggio e via Custodi si trasforma in un teatro di violenza: un ragazzo di 18 anni, tunisino, armato di un machete e di un coltello a serramanico, aggredisce due connazionali, lasciandoli a terra sanguinanti.

Il 18enne colpisce un uomo con due fendenti alla testa

Il primo a essere colpito è un uomo raggiunto alle spalle da due fendenti alla testa, all’incrocio tra via Gorizia e via Ascanio Sforza. Non ha nemmeno il tempo di voltarsi: l’attacco è rapido, brutale, senza parole.

Un amico tenta di soccorrerlo e viene preso di mira anche lui

Un secondo nordafricano, che assiste alla scena, interviene per soccorrere il ferito e tenta di fermare l’aggressore. Ma il 18enne, invece di fuggire, si volta contro di lui e lo colpisce a piazza XXIV Maggio, mirando al volto con la lunga lama da 46 centimetri. L’uomo riesce a parare il colpo alzando un braccio, che resta ferito in modo serio.

Una volta raggiunto, il giovane viene picchiandolo selvaggiamente

Da quel momento la situazione precipita. Il giovane scappa verso via Custodi, inseguito dal secondo ferito e da altri connazionali accorsi nel frattempo. È in quella strada che la fuga si interrompe: una quindicina di uomini lo raggiungono e lo malmenano violentemente, mentre le urla attirano l’attenzione degli agenti del Reparto Radiomobile della Polizia Locale, che si trovavano nella vicina sede del Comando.

L’intervento della polizia locale

Quando i ghisa arrivano sul posto, trovano una scena da film: per terra ci sono i feriti — i due aggrediti e lo stesso 18enne, pestato dal gruppo. Alcuni degli uomini coinvolti brandiscono un coltello da cucina e persino un ramo d’albero, ma alla vista delle divise si dileguano rapidamente nel buio.

Soccorsi per i due uomini feriti

I sanitari del 118 soccorrono i feriti. Il primo uomo, colpito alla testa, viene trasportato in codice giallo all’ospedale; il secondo, ferito al braccio, ha una prognosi di circa 20 giorni. Anche l’aggressore viene ricoverato, in condizioni meno gravi, all’Humanitas di Rozzano.

La polizia locale sequestra subito le armi utilizzate — il machete e il coltello a serramanico — oltre a un monile color oro trovato nella tasca del giubbino del ragazzo, su cui sono in corso accertamenti per determinarne la provenienza.

L’aggressore col machete è ospite di un centro di accoglienza

Il 18enne, arrivato in Italia come minore non accompagnato e attualmente ospitato in un centro di accoglienza, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Resta però da chiarire il movente. Le testimonianze raccolte parlano di un’aggressione improvvisa e senza apparente motivo: il primo ferito ha dichiarato di non conoscere l’aggressore né l’altro uomo coinvolto.

Il giovane tunisino dovrà ora comparire davanti al giudice per l’udienza di convalida dell’arresto, mentre la Polizia Locale – guidata dal comandante Gianluca Mirabelli – prosegue le indagini per ricostruire con precisione la dinamica e capire cosa abbia scatenato la furia del ragazzo.