Milano ha salutato Rosita Missoni nella Basilica di Sant'Ambrogio: la bara colorata da disegni e frasi dei nipoti
Disegni, patchwork, fiori e funghi di carta, frasi e scritte variopinte realizzate dai nipoti adornano la bara della stilista scomparsa il primo gennaio all'età di 94 anni
Nella Basilica di Sant'Ambrogio a Milano si è tenuto il funerale di Rosita Jelmini Missoni deceduta il primo gennaio all'età di 94 anni.
Disegni e colori per l'ultimo saluto a nonna Rosita Missoni
MILANO - Disegni, patchwork, fiori e funghi di carta, frasi e scritte variopinte realizzate dai nipoti adornano la bara di Rosita Jelmini Missoni, giunta a nella Basilica di Sant'Ambrogio per i funerali. Su tutte, la scritta "Rosita nonna adorata. La più radiosa mai esistita".
Nessuna sepoltura
Non ci sarà sepoltura per Rosita Missoni ma, come spiega la figlia Angela, le sue ceneri saranno disperse al Sacro Monte di Varese. "C'è proprio un posto dedicato - spiega alla fine delle esequie a Sant'Ambrogio la terzogenita che ha anche raccontato com'è nata l'idea di decorare con disegni e scritte dei nipoti il feretro della madre.
Una bara colorata dai disegni dei nipoti
"In questi giorni c'era il feretro in veranda con i fiori e tutti i nipoti hanno adornato. Volevo una bara semplice, come una cassa di vino, perché pensavo di attaccare le foto. Poi quando è arrivata mia figlia Teresa, mi ha detto che a questo punto la dipingevano i nipoti stessi".
La stilista, che con il marito Ottavio fondò la maison di moda che si impose a partire dagli anni '60, è deceduta il primo dell'anno. Presenti ai funerali, oltre ai familiari tra cui la figlia Angela, anche Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, il presidente della Regione Attilio Fontana, l'assessore regionale alla Moda Barbara Mazzali e quello comunale Alessia Cappello.
L'ultimo saluto nella Basilica di Sant'Ambrogio
All'ingresso della basilica di Sant'Ambrogio, gremita per il funerale, c'era anche un albero con attaccati i biglietti a forma di cuori con gli auguri da parte dei dipendenti di Missoni, quando Rosita aveva compiuto 90 anni. Alle esequie hanno partecipato tutti i dipendenti "vecchi e nuovi" spiega a margine la figlia Angela, oltre a designer e amici di Missoni, come Alessandro Enriquez e Sara Battaglia che "erano amici di famiglia", Mathias Facchini e Alberto Caliri.
Rosita è stata ricordata durante l'omelia celebrata da monsignor Giulio Dellavite, delegato vescovile della curia di Bergamo, per i colori e l'eleganza che ha saputo regalare, con un parallelismo con la rosa, che era anche presente sui banchi.
Il ricordo di monsignor Giulio Dellavite
"Una rosa e così Rosita, incanta per i suoi colori - ha detto il monsignore - Una rosa e così Rosita, riempie lo spazio per la sua eleganza, consegna un messaggio di amore, porta con dignità le sue spine, rende presente l'invisibile. Proprio mentre nasceva l'anno nuovo, lei moriva, una contraddizione. Il vocabolario dice che morte è il contrario di nascita, non di vita. La parola vita ha solo evoluzione. Siamo qui a celebrare la sua nuova vita piena".
Sono state ricordate anche le righe tipiche del tessuto Missoni. "Il poeta Marc Levy ha scritto 'le rughe formano le più belle righe della vita, quelle sulle quali si leggono i sogni', come le inconfondibili righe di Missoni. Rosita ha saputo dipingere sogni e valori".
Le parole dei familiari
Il ricordo di Rosita durante le esequie è stato affidato anche ai due nipoti, tra cui Margherita che l'ha ricordata come "severa insegnante, i pochi a resistere le saranno per sempre grati, tra loro ci sono anche io, allieva devota" e la figlia Angela : "È troppo quello che ha lasciato non solo a me ma anche alle donne, al mondo. La ricordo sempre come una mamma tenerissima e dolcissima, sono stata anche fortunata che essendo terza figlia mi ha lasciato tanti spazi e mi hanno reso una donna indipendente e autonoma di cui andava fiera. Non posso che ringraziarla di tutto quello che ha fatto per noi e per la nostra famiglia".
Stefano Boeri: "un'opera gioiosa e collettiva dei nipoti"
Tra i ricordi di Rosita Missoni, anche quello del presidente della Triennale, Stefano Boeri che in un post sui social scrive: "Oggi Milano, ha salutato Rosita Missoni. Si percepiva, sotto le volte della Basilica di S. Ambrogio, un’ondata di emozioni e amore verso una donna di ferrea dolcezza e luminosa creatività. Perfino il feretro, opera gioiosa e collettiva dei nipoti, era una presenza indimenticabile nel comporre disegni, dediche, pasticche, modellini…. Semplicemente bellissimo".