Milano, chiuso per dieci giorni l'Hotel Chopin
I Carabinieri, giunti poco dopo presso l’Hotel Chopin, hanno individuato all’interno della struttura tre ragazzi coinvolti nella vicenda e, a seguito di controlli, è emerso che tutti e tre erano sprovvisti di documenti
Trovati quattro ragazzi senza documenti che avevano appena derubato una ragazza: sospesa per dieci giorni la licenza dell'Hotel Chopin di Milano.
Chiuso per dieci giorni l'Hotel Chopin
Venerdì 10 gennaio, i militari della Stazione Carabinieri di Milano Moscova hanno notificato la sospensione al titolare dell’esercizio pubblico. Lo scorso novembre, una pattuglia della Polizia Locale è stata avvicinata da un ragazzo e una giovane la quale ha riferito di essere stata derubata del telefono cellulare e di essere tornata in possesso dello stesso avendolo localizzato presso l’Hotel Chopin dove ha incontrato quattro persone ai quali ha dovuto consegnare una somma in denaro che le era stata richiesta per la restituzione del suo smartphone.
Ragazzi indagati per ricettazione
I Carabinieri, giunti poco dopo presso l’Hotel Chopin, hanno individuato all’interno della struttura tre ragazzi coinvolti nella vicenda e, a seguito di controlli, è emerso che tutti e tre erano sprovvisti di documenti. Inoltre, all’interno della camera dove alloggiavano, i militari hanno trovato un giovane insieme al quarto ragazzo coinvolto nella rapina e, nella valigia di quest’ultimo, è stato rinvenuto un telefono cellulare risultato poi provento di furto. Al termine degli accertamenti, i quattro ragazzi sono stati indagati per ricettazione mentre il titolare è stato deferito all’Autorità Giudiziaria, per non aver comunicato all'Ufficio competente in materia l’elenco dei nominativi delle persone ospiti presso il proprio esercizio pubblico ricettivo.
La mancata comunicazione, che impone anche l'obbligo di fornire alloggio esclusivamente alle persone munite di idoneo documento di riconoscimento, ha favorito una condizione di pericolo per la collettività in quanto ha sottratto indebitamente agli organi preposti alla sua tutela un fondamentale strumento di controllo allo scopo di contrastare il soggiorno nel territorio di persone pericolose.