Maxi richiamo per Mascherpa, l'azienda del tiramisù che ha ucciso una ragazza a Milano

Dal Ministero della Salute arrivano nuovi richiami per i prodotti Mascherpa, l'azienda di Assago produttrice del tiramisù che poco tempo fa ha causato la morte di una ragazza a Milano. 

Maxi richiamo per l'azienda del tiramisù che ha ucciso una ragazza

ASSAGO - Lo scorso 26 gennaio una ragazza che era andata in un locale a Milano insieme al compagno, in un ristorante che già frequentavano e conosciuto per i menu vegani, si è sentita male dopo aver mangiato un tiramisù: uno shock anafilattico l'ha mandata in coma, dove vi è rimasta per 10 giorni, fino al decesso lo scorso 6 febbraio.

Il tiramisù fatale

Si trattava del “Tiramisun vegano”, marchio Mascherpa prodotto da Glg srl di Assago. Il prodotto è stato subito ritirato dal mercato e oggi dal Ministero della Salute sono arrivati nuovi richiami che riguardano altri prodotti.

Le denunce

La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo sul caso della 20enne. Gli indagati sono quattro: il titolare, il responsabile della produzione e due dipendenti dell’azienda che ha prodotto il dolce.

L'accusa è quella di non aver inserito nell'etichetta la presenza di eventuali allergeni e proteine del latte.

I nuovi richiami

I nuovi prodotti sono oggetto di richiamo per il rischio di presenza di allergeni non dichiarati in etichetta.

Riguardano tutti i lotti, con qualsiasi data di scadenza:

• Banana bread 75g;
• Brownie 90g;
• Carrott cake 75g;
• Cheesecake frutti di bosco 100g;
• Cheesecake mango 100g;
• Cookie arachidi 75g;
• Cookie doppio cioccolato 75g;
• Mousse tre cioccolati 100g;
• Tiramisù burro di arachidi 100g - 150g - 300g;
• Savoiardi 75g;
• Tiramisù caramello 100g - 150g - 300g;
• Tiramisù classico 100g - 150g - 300g;
• Tiramisù frutti di bosco 100g - 150g - 300g;
• Tiramisù mango 100g - 150g - 300g;
• Tiramisù matcha 100g - 150g - 300g;
• Tiramisù nocciola 100g - 150g - 300g;
• Tiramisù Nutella 100g - 150g - 300g;
• Tiramisù pistacchio 100g - 150g - 300g.

Si consiglia ai consumatori di portare indietro il prodotto e chiedere il rimborso.