Lombardia "chiusa" per Coronavirus: i chiarimenti e cosa si rischia a non rispettare le regole
Il Governatore Attilio Fontana ha chiarito a Sky tg24 diversi punti del Decreto, primo fra tutti gli spostamenti per lavoro.
Lombardia "chiusa" per Coronavirus: i chiarimenti e cosa si rischia a non rispettare le regole.
Lombardia "chiusa" per Coronavirus: i chiarimenti e cosa si rischia a non rispettare le regole
MILANO - Sia chiaro, in realtà non siamo noi direttamente a fornire i chiarimenti. Ma ci sembra corretto, in queste ore di mille domande, incertezze, fuggi fuggi e panico, aiutare i nostri lettori a comprendere il senso del Decreto approvato nella notte dal Premier Conte. Da parte nostra un monito, già ripetuto da molti ma ascoltato da pochi: statevene a casa il più possibile.
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Il presidente Fontana interviene a SkyTg24 per precisare riguardo il Decreto
Pochi minuti fa Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, è intervenuto a SkyTg24 facendo chiarezza su alcuni punti. Partendo dal lavoro: “Chi deve viaggiare per ragioni di lavoro può viaggiare. Anche le merci possono viaggiare. La discriminante per molte di queste limitazioni è proprio il lavoro. Questo è il primo punto su cui si è fatta molta confusione”.
Riguardo i luoghi di aggregazione
E poi due parole sugli assembramenti, del tutto vietati: “Non solo nei bar, ma anche nei centri commerciali e nei luoghi di aggregazione. Solo se tutti capiscono che ci vogliono piccoli o grandi sacrifici possiamo passare questa fase. Dobbiamo cambiare lo stile di vita assodato per interrompere il contagio con la massima velocità e determinazione. Così potremo tornare alla nostra normale vita. Un piccolo sacrificio subito per evitare questi rallentamenti nella nostra vita ancora a lungo”.
L’assalto ai supermercati
E infine un commento alle code nei supermercati: “Questa credo sia una paura atavica, perchè forse qualche persona ha vissuto o sentito nei racconti le angosce della guerra. Tutta la catena della distribuzione alimentare continua a funzionare in maniera perfetta, quindi è una cosa inutile: i supermercati sono sempre pieni e riforniti”.
Gli stessi concetti sono stati ribaditi poco dopo allo speciale TG2:
Cosa si rischia a non rispettare le regole
Il mancato rispetto delle prescrizioni previste dal decreto è punibile secondo Codice Penale. E’ scritto all’interno dello stesso decreto.
Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il mancato rispetto degli obblighi di cui al presente decreto è punito ai sensi dell’articolo 650 del codice penale, come previsto dall’articolo 3, comma 4, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6.
Andando a consultare il Codice Penale, ecco che cosa si rischia
Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a duecentosei euro
Chi deve controllare?
All’interno del dispositivo firmato dal presidente del Consiglio si legge anche questo: la responsabilità del rispetto delle norme è demandata direttamente alle differenti Prefetture che, a cascata, si rifanno sulle Forze dell’ordine del territorio. In primis a quelle sotto diretta gestione dei sindaci che, attraverso la Polizia Locale, sono chiamati a sensibilizzare i cittadini al rispetto delle norme e a punirli laddove siano mancanti.
L’invito, dunque, è a conoscere bene il provvedimento, e per questo vi proponiamo la forma integrale con evidenziati i passaggi che maggiormente interessano la nostra quotidianità. Ma l'invito più importante rimane lo stesso: stiamo a casa il più possibile.
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