Due ore di interrogatorio davanti al giudice per l'immobiliarista Catella: poi il passo indietro in Coima
Il gip dovrà decidere sulla richiesta di arresto dell'immobiliarista avanzata dalla Procura

Ha parlato per due ore davanti al Giudice l'immobiliarista interrogato nella maxi inchiesta sull'urbanistica milanese e, insieme ai suoi avvocati difensori, ha consegnato una memoria, già prima condivisa anche con gli avvocati difensori di Coima Sgr.
Il giorno di Catella: due ore di interrogatorio
MILANO - La giornata di ieri, mercoledì 23 luglio, in Tribunale a Milano è stata una giornata bollente, e non solo per il clima meteorologico. Il programma della giornata prevedeva infatti l’interrogatorio dei sei indagati per cui la Procura ha chiesto l’arresto: tra loro, l’ex assessore all’Urbanistica Giancarlo Tancredi, il costruttore Andrea Bezziccheri e lo sviluppatore immobiliare Manfredi Catella.
L’interrogatorio "preventivo"
Manfredi Catella ha risposto alle domande del giudice e dei pm per oltre due ore, tra le 15 e le 17 di ieri. Accompagnato dal suo avvocato di fiducia, Francesco Mucciarelli, il fondatore e amministratore delegato di Coima si è presentato al settimo piano del Palazzo di giustizia di Milano per l’interrogatorio “preventivo” davanti al gip Mattia Fiorentini, che dovrà decidere sulla richiesta di arresto avanzata dalla Procura.
Il passo indietro in Coima
Per Catella, così come per altri cinque indagati nell’ambito della maxi inchiesta sull’urbanistica milanese, i magistrati chiedono i domiciliari. E proprio pochi minuti dopo la conclusione dell’interrogatorio, è arrivata a sorpresa una nota in cui l’imprenditore annuncia la decisione di ridurre le proprie deleghe operative in Coima. Una mossa strategica per sfilarsi da ogni ruolo di gestione diretta e da quello di interlocutore con la pubblica amministrazione, nel tentativo di far venir meno le esigenze cautelari ed evitare così la misura restrittiva.
La dichiarazione
Consegnata al giudice una memoria
"In qualità di amministratore delegato ho deciso di rispondere a tutte le domande dell’interrogatorio del giudice per le indagini preliminari. L’interrogatorio mi ha consentito di fornire tutte le risposte e tutti i chiarimenti fondamentali per una corretta ricostruzione dei fatti. Come anticipato, abbiamo provveduto insieme ai miei avvocati difensori a consegnare al giudice una memoria, previamente condivisa anche con gli avvocati difensori di Coima Sgr.
La relazione messa a disposizione del giudice - prosegue - è stata corredata di tutte le evidenze documentali fattuali a supporto dell’insussistenza dei presupposti dei capi di imputazione promossi dalla Procura".
Dal 22 luglio rimodulate le deleghe Coima
"Con senso di responsabilità e ferma volontà nel far prevalere innanzitutto gli interessi dell’organizzazione aziendale, nel rispetto della qualità della struttura e dei professionisti che la compongono e nel tutelare gli investitori e in generale tutti gli stakeholders di Coima, che hanno sempre fatto pieno affidamento sulla competenza di tutta l’organizzazione aziendale e sulla stabilità della sua operatività, in data 22 luglio 2025 ho proposto al Cda di Coima Sgr di rimodulare le deleghe assegnatemi in qualità di amministratore delegato, escludendo tutte le attività esecutive aventi ad oggetto rapporti con la Pubblica Amministrazione, ivi inclusi professionisti che rivestano anche ruoli nell’ambito della Pubblica Amministrazione. Il Consiglio di Amministrazione di Coima Sgr, esprimendo apprezzamento, ha deliberato positivamente in tal senso": così Manfredi Catella, fondatore e Ceo di Coima in una nota di aggiornamento rivolta agli stakeholders dopo il suo coinvolgimento in una delle inchieste sull'urbanistica e l'interrogatorio davanti al Gip.