SPACCIO

Droga nascosta in un pullman in arrivo dall'Albania

Gli agenti hanno rinvenuto 20 panetti contenenti circa 23 kg di cocaina e 6 panetti di eroina per un peso di circa 3,5 kg

Droga nascosta in un pullman in arrivo dall'Albania
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Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha arrestato un italiano di 31 anni e due albanesi di 42 e 39 anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

Droga nascosta in un pullman in arrivo dall'Albania

MILANO - Gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato Garibaldi Venezia, a seguito di un’attività d’indagine finalizzata allo spaccio di droga, hanno individuato un uomo che usava il suo immobile a Lainate, in provincia di Milano, come luogo di detenzione di sostanza stupefacente.

Domenica scorsa 19 maggio, durante uno specifico servizio di osservazione predisposto, alle ore 6.30 i poliziotti hanno visto uscire dal box dello stabile di Lainate un’auto con a bordo il 31enne che, dopo aver raggiunto Varese, si è fermato in piazzale Kennedy, nell’area adibita alla sosta dei pullman di linea provenienti dall’Albania.

La perquisizione

Gli agenti hanno visto due uomini, il 39enne e il 42enne albanesi, che, da un pullman, hanno passato due grandi buste bianche al cittadino italiano che le ha posizionate nel vano ruota di scorta del portabagagli della sua autovettura per poi ripartire.

I poliziotti, insospettiti hanno seguito l’uomo fino a Cerro Maggiore, in provincia di Milano, dove fermatosi per un semaforo rosso, è stato bloccato e sottoposto a controllo: all’interno della sua auto, nel vano della ruota di scorta, c’era un doppiofondo dove gli agenti hanno rinvenuto 20 panetti contenenti circa 23 kg di cocaina e 6 panetti di eroina per un peso di circa 3,5 kg.

Un arresto

Secondo quanto ricostruito dagli agenti del Commissariato Garibaldi Venezia, la sostanza stupefacente sequestrata era destinata al mercato milanese delle zone Loreto, Crescenzago, Lambrate e Forlanini come emerso dagli accertamenti sugli spostamenti del pregiudicato italiano, sia dalle indicazioni rinvenute nel suo cellulare.

Il 31enne è stato associato al carcere di Busto Arsizio, in provincia di Varese, mentre i due cittadini albanesi sono stati condotti presso il carcere di Varese.

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