si cerca chiarezza

Martedì 17 è stato convocato il consiglio comunale straordinario richiesto dalle opposizioni per discutere dell'email anonima che denuncia i maltrattamenti

L'episodio risale alla metà di aprile, quando la stampa ha ricevuto una lettera che racconta di condotte aggressive nei confronti delle impiegate comunali

Martedì 17 è stato convocato il consiglio comunale straordinario richiesto dalle opposizioni per discutere dell'email anonima che denuncia i maltrattamenti
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AGGIORNAMENTO: Il consiglio comunale straordinario chiesto dalle opposizioni riguardo la lettera anonima in merito a presunti maltrattamenti sul posto di lavoro a lavoratrici del comune di Corsico, si svolgerà il 17 maggio.

Il 17 maggio consiglio comunale straordinario a Corsico su richiesta delle opposizioni

A Corsico il centrodestra aveva protocollato settimana scorsa la richiesta di un consiglio comunale straordinario che trattasse il tema della lettera anonima arrivata agli organi di stampa che denuncia maltrattamenti nei confronti delle lavoratrici:

"Notizia pubblica di denuncia anonima da parte di presunto gruppo di lavoratrici del Comune di Corsico dichiarante maltrattamenti dalle medesime presuntamente subiti durante l’esercizio quotidiano delle loro mansioni." - questo il testo della richiesta protocollata

La denuncia

Il mese scorso la stampa ha diffuso un'email anonima firmata da “Comitato spontaneo donne lavoratrici del comune di Corsico”, in cui si denunciavano maltrattamenti sui luoghi di lavoro.

“Siamo stanche, per noi andare in ufficio, sul posto di lavoro è diventato deprimente, non ci sentiamo sicure per quello che abbiamo visto e per quello che alcune di noi hanno subito, ormai da due anni a questa parte. Questa è una denuncia anonima perché abbiamo paura”.

Poi si rivolgono ai rappresentanti sindacali e ai propri superiori. “Non faremo il nome di qualcuno, non serve”, aggiungono nella lettera e chiedono “di poter vivere e lavorare in libertà senza essere denigrate e subire le urla e atteggiamenti aggressivi ed epiteti di vario genere, sia in pubblico che in privato, spesso sotto gli occhi di colleghi che rimangono impietriti”. E chiudono: “Fate qualcosa”.

Si cerca chiarezza

Dopo la divulgazione il sindaco ha segnalato la lettera alla polizia postale con l'intento di fare chiarezza, ed ha assicurato che “comportamenti descritti nell’email anonima non si sono mai verificati all’interno dell’Amministrazione comunale”.

Ci ha tenuto a sottolineare, inoltre, che i dipendenti hanno a disposizione un sistema apposito per denunciare eventuali episodi di maltrattamento e condotte scorrette, che le autrici della lettera avrebbero scavalcato rivolgendosi direttamente alla stampa, forse con la speranza di far clamore e cambiare le cose.

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