la denuncia

Email anonima dalle lavoratrici del Comune, il sindaco replica: "Mai verificati atteggiamenti aggressivi"

Chi ha scelto di raccontare questa vicenda lo ha fatto attraverso una email anonima, evitando lo strumento di segnalazioni anonime messo a disposizione dal Comune

Email anonima dalle lavoratrici del Comune, il sindaco replica: "Mai verificati atteggiamenti aggressivi"
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Una missiva anonima delle lavoratrici del Comune di Corsico denuncia atteggiamenti aggressivi da parte di qualcuno all'interno del Comune ma il sindaco replica: "Mai verificati atteggiamenti aggressivi" e segnala la lettera alla Polizia postale di Milano.

Email anonima dalle lavoratrici del Comune, la replica del sindaco

CORSICO – Chi ha scelto di raccontare questa vicenda, ha deciso di farlo attraverso una lettera anonima, senza precise indicazioni, né riferimenti, nomi.

L'accusa arriva con una mail anonima

Non si sa a chi sia rivolta l’accusa di misoginia che riguarda “tutti sanno chi”, riprende la missiva, inoltrata ad alcune testate giornalistiche. Chi ha scelto di raccontare la vicenda lo ha fatto attraverso questa email anonima, evitando lo strumento di segnalazioni anonime messo a disposizione dal Comune.

Forse per sollevare il clamore mediatico e sperare che così “qualcosa venga fatto, bisogna fare qualcosa”, si legge sulla missiva, firmata da “Comitato spontaneo donne lavoratrici del comune di Corsico”.

La denuncia: "Fate qualcosa"

“Siamo stanche, per noi andare in ufficio, sul posto di lavoro è diventato deprimente, non ci sentiamo sicure per quello che abbiamo visto e per quello che alcune di noi hanno subito, ormai da due anni a questa parte. Questa è una denuncia anonima perché abbiamo paura”. Poi si rivolgono ai rappresentanti sindacali e ai propri superiori. “Non faremo il nome di qualcuno, non serve”, aggiungono nella lettera e chiedono “di poter vivere e lavorare in libertà senza essere denigrate e subire le urla e atteggiamenti aggressivi ed epiteti di vario genere, sia in pubblico che in privato, spesso sotto gli occhi di colleghi che rimangono impietriti”. E chiudono: “Fate qualcosa”.

Il Comune vuole fare chiarezza sulla vicenda

L’email anonima è ora al vaglio degli enti competenti, in seguito alla denuncia del sindaco, per fare chiarezza sul contenuto e sulla forma scelta da chi scrive. Il mittente chiede infatti di “fare qualcosa” affinché venga alla luce questo comportamento gravissimo che denuncia, ma senza ulteriori indicazioni sarà necessario attivare degli approfondimenti specifici. Bisognerà anche chiarire la natura di questa missiva: il sindaco Stefano Martino Ventura assicura che “comportamenti descritti nell’email anonima non si sono mai verificati all’interno dell’Amministrazione comunale”.

Il sindaco ha segnalato la lettera alla Polizia postale di Milano

Per questo, “ieri mattina mi sono recato alla Polizia postale di Milano per segnalare quanto riportato dalla lettera anonima divulgata alla stampa il cui contenuto, per la genericità con cui è scritto, costituisce grave diffamazione nei confronti del Comune di Corsico la cui immagine ho il dovere di tutelare”.

E ribadisce: "Mai verificati atteggiamenti aggressivi"

Il sindaco ribadisce che nessun comportamento aggressivo è stato mai segnalato o si è mai verificato in municipio e che “i dipendenti e le dipendenti possono utilizzare gli strumenti messi a disposizione dall’Amministrazione per denunciare eventuali condotte scorrette, come il whistleblowing, la segnalazione anonima regolamentata proprio dalla nostra Amministrazione, oppure sporgere denuncia presso le autorità competenti. Tali azioni consentirebbero di valutare seriamente e concretamente la situazione e prendere tutti i provvedimenti in merito”.

Si indaga

Insomma, da una parte c’è da chiarire la natura della missiva anonima, la scelta di divulgare alla stampa e non di segnalare attraverso l’apposito canale che garantisce anonimato ma consente di attivare controlli specifici. Dall'altra c’è da tutelare chi esprime paura. L’obiettivo sarà riuscire a chiarire le accuse e approfondire quanto raccontato nell’email anonima, per prendere, in ogni caso, provvedimenti.

Anche l'opposizione chiede chiarezza

"Sono state mosse accuse che se fossero vere, sarebbero gravissime. Nella lettera  - si legge nella nota diffusa - si fa riferimento a comportamenti psicologicamente pesanti da sopportare, tradotti in atti che alcune lavoratrici avrebbero subito.
Noi esprimiamo la nostra profonda preoccupazione sui gravi fatti denunciati e chiediamo a chi governa la città e ai dirigenti di fare immediatamente chiarezza e appurare la veridicità di tali accuse. Ci mettiamo, da subito, a disposizione di chiunque voglia uscire dell'anonimato.

I consiglieri comunali del centrodestra"

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