Controllando il cellulare scopre due ladre in azione in casa sua: chiama la polizia che le arresta in flagrante
Le due ladre sono state sorprese dalla Polizia mentre tentavano di nascondersi dietro ai bidoni della spazzatura nel cortile del palazzo
Esce di casa per delle commissioni ma attraverso le telecamere vede sul cellulare due ladre in azione che nel frattempo si sono intrufolate nella sua abitazione e rovistano tra armadi e cassetti: prontamente chiama la polizia che le arresta in flagrante nascoste nel cortile.
Vede sul cellulare due ladre in azione in casa sua: chiama la polizia che le arresta
MILANO - Due ladre si sono introdotte in un appartamento con l'intenzione di rubare, ma la proprietaria, una 29enne di origini peruviane, le ha colte sul fatto grazie alle telecamere di sicurezza installate nell’abitazione e collegate al suo smartphone.
Le telecamere in casa riprendono le due ladre
E' successo nel pomeriggio di martedì 17 settembre intorno alle 16. La donna, che in quel momento si trovava fuori casa per delle commissioni, ha visto in tempo reale le immagini delle due donne mentre frugavano nelle stanze della sua abitazione. Immediatamente ha allertato le forze dell'ordine, chiamando il 112. La polizia è intervenuta rapidamente nell'appartamento situato in via Giasone del Maino.
Via Giasone del Maino, tra via Sardegna e via Washington
Le due donne sorprese dalla Polizia
Le due donne, una bosniaca di 23 anni incinta di otto mesi e una 22enne italiana, sono state sorprese sul posto e arrestate per tentato furto. Quando le volanti sono arrivate, le ladre stavano tentando di scappare nascondendosi nel cortile, dietro ai bidoni della spazzatura. Addosso avevano degli attrezzi da scasso e una piastra per capelli appena rubata. Durante la perquisizione, è emerso che era stata sottratta anche una collana in oro bianco con punto luce, che però non è stata ritrovata.
Entrambe saranno processate con rito direttissimo
La ladra incinta, all'ottavo mese di gravidanza, è stata portata all'ospedale Mangiagalli per un controllo di routine, che ha confermato la sua buona salute e l'assenza di rischi per il bambino. Successivamente, è stata trattenuta in Questura insieme alla complice, che ha dichiarato di essere diventata madre da poco. Entrambe saranno processate con rito direttissimo.