Case bloccate a Milano, Sala incontra il "Comitato famiglie sospese": "mesi di attesa e risparmi di una vita bloccati"
L'appello: "da più di un anno viviamo situazioni di disagio e incertezza. Chiediamo con urgenza alle Istituzioni un intervento legislativo risolutivo"

Sabato scorso il "Comitato famiglie sospese - Vite in attesa" ha protestato davanti a Palazzo Marino. Mercoledì 19 marzo il Sindaco di Milano Sala li ha convocati per un confronto. Nell'occasione le famiglie hanno fatto diverse richieste e chiesto anche un intervento del governo per risolvere rapidamente la situazione e chiedono che venga fatta una stima completa delle case bloccate. (Nella foto la protesta del "Comitato famiglie sospese - Vite in attesa" dello scorso 15 marzo).
Cantieri sotto sequestro, il sindaco Sala incontra le famiglie del "Comitato famiglie sospese"
MILANO - È durato oltre un'ora l'incontro di ieri pomeriggio, mercoledì 19 marzo, a Palazzo Marino tra il sindaco Giuseppe Sala, con il capo di gabinetto Filippo Barberis e l'assessore comunale alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi, e i rappresentanti delle famiglie che hanno acquistato un appartamento nei cantieri bloccati dalla Procura di Milano.
Le richieste del comitato
"Ringraziamo il sindaco per averci concesso questo spazio. Abbiamo da dire tre cose: la prima, abbiamo chiesto un tavolo con il Comune, la Procura e i costruttori", lo ha detto Filippo Borsellino, portavoce del comitato "Famiglie sospese - Vite in attesa", che era anche tra i manifestanti di sabato scorso davanti a Palazzo Marino.
"Quante persone sono coinvolte in questo dramma sociale?"
"La seconda cosa - ha proseguito - è un aiuto al Comune per capire il reale numero delle persone e dei nuclei famigliari coinvolti in tutto questo, perché siamo venuti a contatto con persone in queste settimane che hanno comprato su carta, e non rientrano nella casistica delle 1.625 persone". Per questo, ha sottolineato, "la parola chiave che abbiamo usato in questi giorni è stata senso di responsabilità, e facciamo un appello al Comune e ai costruttori perché ci dicano quante persone sono coinvolte in questo dramma sociale".
Chiedono al Governo una legge che tuteli le famiglie coinvolte
"Ultima cosa - ha continuato - facciamo un appello al Governo perché faccia una legge che tuteli noi famiglie, che non siamo di nessun colore politico, serve una soluzione bipartisan che possa sistemare la nostra situazione perché ci sono famiglie che aspettano da cinque anni".
Il ringraziamento al sindaco Sala
Il sindaco Sala, ha aggiunto Borsellino, "ci ha dato apertura e la possibilità di dialogo e abbiamo aperto un canale diretto con loro: quella del tavolo è una richiesta e speriamo che si possa fare il prima possibile".
"Ci sono risparmi di una vita bloccati - ha sottolineato Borsellino - e persone che non riescono a uscire dai progetti, ci sono famiglie anche in edilizia convenzionata quindi non parliamo solo di ceto medio ma anche basso della città. Alcuni progetti non sono nemmeno partiti perché non se la sono sentita di portarli avanti". Queste famiglie, ha concluso, sono "le uniche vittime di questa situazione perché non sapevamo che ci fossero delle irregolarità. Chiediamo di essere tutelati. Ci rivedremo in una o due settimane e speriamo che ci sia un tavolo permanente".
"Sono progetti che sono fermi perché il Comune sta operando molto lentamente - ha aggiunto un altro dei componenti del comitato - sulla scia delle situazioni che ci sono e per le indagini, quindi gli uffici sono rallentati nel decidere su questi progetti e nel definire anche le convenzioni".