Cagnetta morta fulminata, la padrona chiede spiegazioni e giustizia

Una fortissima scossa non ha lasciato scampo a Chloe, una levriera di tre anni.

Cagnetta morta fulminata, la padrona chiede spiegazioni e giustizia
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Cagnetta morta fulminata, la padrona chiede spiegazioni e giustizia.

Cagnetta morta fulminata, la padrona chiede spiegazioni e giustizia

CESANO BOSCONE  – C’è tanto dolore nelle parole di Cristina, la padrona della cagnetta morta fulminata ieri in via Roma. Una fortissima scossa non ha lasciato scampo a Chloe, una levriera di tre anni che passeggiava insieme a un’amica di Cristina. La cagnolina è passata sopra a un tombino e non c’è stato nulla da fare: lo scarico di tensione originato da un cavo del pozzetto, sotto il tombino, è stato fatale.

Le parole della padrona

“Era la cagnetta più sana e felice del mondo, la fatina magica che ha rallegrato il mio lockdown e la mia vita, con cui ho dormito ogni notte. Mi ha dato tanto amore e gratitudine. È stata uccisa dall’incuria, dall’incompetenza, dal menefreghismo degli umani. Una strada in cui, a 24 ore da una grossa nevicata, nessuno si è preso la briga di pulire, né strada né marciapiede. L’evento fortuito di un conduttore non isolato che ha causato una dispersione di energia elettrica è diventato una trappola mortale per il mio e altri cani, a causa della palta di acqua e neve per terra. Sull’asciutto la scossa non si prende”.

Così scrive la padrona, avvisata ieri del terribile incidente dall’amica in lacrime.

Giustizia

La scossa è stata fatale per la cagnetta di otto chili, mentre per cani più grossi è stata avvertita in modo più leggero. “Il balletto delle responsabilità è cominciato, il Comune scarica su Enel e Enel sulla neve”, prosegue la padrona di Chloe che ha portato la cagnolina a Lodi per farle fare un’autopsia, in modo da risalire alle cause della morte, ed è “la procedura da seguire per poter denunciare e ottenere giustizia”, afferma. “Non mi consola sapere che è successo in altri comuni – quattro casi ieri, ndr –, la sicurezza deve essere una priorità per tutti. Spero di avere il sostegno onesto del comune, senza tirarsi indietro e addossare colpe”.

Le parole del sindaco

“Sono addolorato per la perdita – commenta il sindaco Simone Negri –, ci tengo tuttavia a precisare che le strade erano pulite dal Comune e il marciapiede dal condominio. La neve ai bordi della strada e del marciapiede rimane, non può essere eliminata e penso sia normale. Non c’è ghiaccio nel tratto in esame, ma basta l’umidità per trasmettere corrente. Capisco il dolore per il cane ma trovo fuori luogo addossare la colpa al Comune o al condominio. Il pozzetto è di Enel e dai tombini non deve uscire corrente. Chiederemo a Enel la verifica puntuale di tutti i pozzetti presenti – ancora il sindaco –. Non possiamo vivere con il dubbio che passando sopra un tombino bagnato si possa prendere la corrente”.

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