lieto fine

Bambina scomparsa da Milano nel 2013, ritrovata in Spagna: finisce un incubo lungo un decennio

Operazione congiunta delle forze dell’ordine italiane e spagnole. La madre viveva sotto falso nome a Valencia

Bambina scomparsa da Milano nel 2013, ritrovata in Spagna: finisce un incubo lungo un decennio
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Cala il sipario su una drammatica vicenda familiare durata oltre un decennio. Una ragazzina, ormai quasi adolescente, è stata finalmente ritrovata a Valencia, in Spagna, dopo essere stata sottratta alla giustizia italiana e al suo padre biologico per ben undici anni. La complessa operazione, culminata mercoledì 4 giugno con l'arresto dei principali responsabili, ha visto la collaborazione delle forze dell'ordine italiane e spagnole.

Bambina scomparsa da Milano nel 2013, ritrovata in Spagna

MILANO - Al centro della vicenda, una bambina nata a Milano nel 2011, la cui esistenza è stata segnata da un'assenza forzata: quella del padre e di ogni contatto con le sue radici italiane. Per oltre un decennio, la giovane ha vissuto a Valencia con la madre, il suo nuovo compagno e un fratellino, frutto di questa ultima relazione. La sua istruzione è stata gestita interamente in ambito domestico, attraverso l'istruzione parentale. Una vita condotta nell'ombra e per la quale la giovane non conosceva nemmeno l'identità del genitore biologico.

La fuga e i provvedimenti ignorati

Il trasferimento in Spagna non fu una scelta spontanea, ma una vera e propria fuga. Fin dal 2013, e con successivi provvedimenti emessi fino al 2014, il Tribunale di Milano aveva chiaramente disposto l'affidamento della minore al Comune di Milano. Nonostante un primo e unico incontro con il padre, la donna si era resa irreperibile poco dopo, portando con sé la figlia. Questo comportamento aveva già portato, nel 2019, a una condanna definitiva per i reati di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento giudiziario e sottrazione di minore.

Il blitz e gli arresti in Italia e Spagna

La svolta decisiva si è concretizzata ieri, mercoledì 4 giugno. Le indagini, condotte con meticolosità dall'unità tutela donne e minori della Polizia Locale di Milano, in sinergia con i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Milano, hanno permesso di rintracciare la madre della giovane a Valencia. La 39enne, secondo quanto emerso, avrebbe tentato di eludere il rintraccio utilizzando false generalità.

Il blitz ha portato all'arresto della madre (39 anni) e del suo compagno (49 anni). Ma la rete delle complicità si è estesa anche in Italia: nei guai sono finiti anche la nonna materna (65 anni) e il suo compagno (80 anni). Tutti sono accusati, a vario titolo, di sequestro di persona aggravato e sottrazione internazionale di minore.

Le misure cautelari e la fine dell'incubo

La gravità del fatto, il pericolo di fuga e il rischio di reiterazione del reato hanno spinto la Procura a richiedere e ottenere misure cautelari rigorose. Per i soggetti residenti in Spagna è stata disposta la custodia cautelare in carcere, eseguita grazie a un mandato di arresto europeo e alla fondamentale collaborazione delle autorità spagnole. Per coloro che dimorano in Italia sono stati invece disposti gli arresti domiciliari.

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