Albero bruciato con l'acido in via Di Vittorio: caccia al responsabile
Era già successo nel 2020 e a maggio dello scorso anno
Il vandalo che distrugge le piante di Buccinasco ha colpito ancora: bruciato un nuovo albero in via Di Vittorio.
Albero bruciato con l'acido in via Di Vittorio
BUCCINASCO – Quarta volta. Difficile credere a delle coincidenze. Un altro albero morto in via Di Vittorio, al civico 30, per colpa di qualcuno che ha gettato dell’acido alla base e sulla corteccia.
“Pare sia una signora con il cane animata da odio politico – afferma il sindaco Rino Pruiti –. Ho ricevuto molte segnalazioni: tanti sanno chi è, ma nessuno denuncia. Quello che ferisce è proprio l’omertà che consente a questa persona di continuare a uccidere i nostri alberi”.
Il sindaco: "bisogna denunciare"
Non si sa se i quattro eventi siano collegati, ma la dinamica è sempre la stessa: gettare acido sulla pianta per poi vederla appassire, in modo irrecuperabile.
“Non pianteremo più, bisogna abbattere questo muro di omertà e denunciare subito”, tuona il primo cittadino che si dice “avvilito e insieme a me tutta l’Amministrazione e il personale degli uffici. È frustrante vedere che ci sono persone che arrivano a questi livelli: prendersela con la natura, ammazzando piante”.
Gli episodi precedenti
Era già successo nel 2020 e a maggio dello scorso anno, quando qualcuno, rimasto ignoto, aveva bruciato le piante con l’acido e tranciato i tubi dell’irrigazione per privare gli alberi della necessaria acqua per sopravvivere.
Si trattava di una protesta
I primi episodi erano avvenuti in seguito alle proteste di alcuni residenti e dell’opposizione sul taglio degli alberi in via Di Vittorio che il Comune ha reputato necessario per poter effettuare i lavori di riqualificazione della strada (e perché molti esemplari erano malati o a rischio caduta).
Al loro posto erano stati piantati alberelli, ma a qualcuno non è piaciuto e ha cominciato a sabotare il progetto accanendosi sul patrimonio verde della zona. “Inaccettabile e insopportabile – conclude il sindaco – chi sa chi è responsabile di questi gesti denunci subito”.