lutto a milano

Addio ad Aimo Moroni, il maestro che ha fatto la storia dell’alta cucina milanese

Si è spento a 91 anni il fondatore de "Il Luogo" - Aimo e Nadia", dal lontano 1962 punto di riferimento per la gastronomia milanese

Addio ad Aimo Moroni, il maestro che ha fatto la storia dell’alta cucina milanese

Milano saluta uno dei suoi protagonisti indiscussi della ristorazione: Aimo Moroni.

Addio ad Aimo Moroni, il maestro che ha fatto la storia dell’alta cucina milanese

MILANO – Nella notte tra domenica e lunedì 6 ottobre è morto, all’età di 91 anni, Aimo Moroni, lo storico chef che insieme alla moglie Nadia ha creato un’autentica icona culinaria cittadina: il ristorante stellato di via Raimondo Montecuccoli, in zona Primaticcio.

L’annuncio sui social

La notizia è stata annunciata sui social del locale con un messaggio carico di affetto:

“Cari tutti, siamo profondamente addolorati nel comunicarvi che questa notte il caro e amato Aimo ci ha lasciati, circondato dall’abbraccio dei suoi cari e della sua famiglia”.

La gestione di oggi de “Il Luogo Aimo e Nadia”

Oggi “Il Luogo Aimo e Nadia” è guidato dagli chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani, che dal 2012 portano avanti l’eredità dei fondatori insieme a Stefania Moroni, figlia di Aimo e Nadia e Ceo del gruppo. Il ristorante ha continuato a crescere, rafforzando la sua identità grazie anche alla professionalità del sommelier Alberto Piras e del maître Nicola Dell’Agnolo. Un percorso che unisce memoria e innovazione, mantenendo viva la visione che i due pionieri avevano costruito sessant’anni fa.

Nel 2005 vennero premiati con l’Ambrogino d’Oro del Comune

Il riconoscimento per il lavoro di Aimo e Nadia non è stato solo gastronomico: nel 2005 il Comune di Milano li premiò con l’Ambrogino d’Oro. Il celebre chef Massimo Bottura definì la cucina di Moroni “come la bandiera italiana”, sottolineandone il ruolo nel portare la tradizione del Paese a livelli di eccellenza internazionale.

Dalla Toscana a Milano per realizzare il sogno della vita

Dietro a questo straordinario percorso c’è una storia che affonda le radici nell’immediato dopoguerra. Aimo, nato a Pescia, in Toscana, arrivò a Milano giovane, in cerca di lavoro. Nel capoluogo lombardo conobbe Nadia, compagna di vita e di avventura: insieme iniziarono a lavorare in un bar-tabacchi, coltivando il sogno di aprire un loro locale.

Quel sogno prese forma nel 1962, in pieno boom economico, quando nacque la “Trattoria da Aimo e Nadia”. Inizialmente il menù esaltava la tradizione toscana, con ingredienti e ricette delle origini. Aimo guidava i fornelli, Nadia si occupava della sala. Negli anni Settanta e Ottanta arrivarono le sperimentazioni, l’apertura a sapori di altre regioni e i primi riconoscimenti, fino alla conquista della Stella Michelin.

L’ingresso della figlia

Negli anni Novanta la figlia Stefania entrò in azienda, dando nuovo impulso alle relazioni con il mondo culturale e internazionale. Il ristorante si trasformò in “Il Luogo Aimo e Nadia”, intrecciando arte, cultura e cucina: un’identità innovativa che contribuì a rendere il locale un punto di riferimento a livello globale.

Addio maestro Aimo

Oggi Milano ricorda Aimo Moroni non solo come uno chef, ma come un interprete appassionato della tradizione italiana capace di trasformare una semplice trattoria di quartiere in un’istituzione della cucina d’autore.