28 rifiuti per Tommy, il ragazzo autistico in cerca di una scuola superiore: interviene il Ministero
Il caso solleva interrogativi sul diritto all'inclusione scolastica e la disponibilità delle scuole a rispondere alle esigenze degli studenti con disabilità
Un caso che ha suscitato un ampio dibattito riguarda la difficile situazione di Tommy, un ragazzo di 16 anni con autismo severo. La sua famiglia ha raccontato di aver contattato ben 31 scuole a Milano per cercare un posto per lui, ma nessuna è stata disponibile ad accoglierlo.
28 rifiuti per Tommy, il ragazzo autistico in cerca di una scuola superiore
MILANO - Un’esperienza difficile, fatta di 28 rifiuti e di poche speranze, nonostante il ragazzo fosse ancora in età obbligatoria di istruzione. I genitori di Tommy hanno voluto condividere la loro storia, non solo per denunciare la propria difficoltà, ma anche per sensibilizzare su quanto sia importante garantire un futuro positivo a tutti i ragazzi, inclusi quelli con disabilità.
Verifiche del Ministero
In risposta a questa vicenda, il Ministero dell'Istruzione e del Merito, insieme all'Ufficio Scolastico Regionale, ha avviato delle verifiche sul caso. Il ministro Giuseppe Valditara ha preso una posizione chiara, dichiarando che non è accettabile lasciare un giovane fuori dalla scuola. Così, è stata richiesta una valutazione approfondita della situazione, per fare chiarezza sul processo di iscrizione e sulle modalità di accoglimento del ragazzo.
Le procedure
Secondo quanto riportato dal Ministero, la scuola secondaria di primo grado frequentata da Tommy ha seguito il percorso di orientamento per il passaggio alla scuola secondaria di secondo grado, collaborando con la famiglia e verificando che tutte le procedure di iscrizione fossero state correttamente effettuate. Inoltre, è stato confermato che, in seguito a una richiesta del Ministro, l'Ufficio Scolastico Regionale ha eseguito un controllo per verificare la corretta acquisizione della domanda di iscrizione da parte delle scuole.
I tre istituti scelti
La situazione è stata ulteriormente analizzata rispetto alle scuole indicate dai genitori come preferenze. Il primo istituto scelto, un liceo musicale, non ha potuto accogliere Tommy poiché non aveva sostenuto il test di ammissione preliminare, come previsto dalla normativa per le scuole di questo tipo. Invece, il secondo istituto scelto ha già incontrato la famiglia e ha avviato una valutazione delle risorse disponibili per l'inserimento del ragazzo nel corso prescelto. Il terzo istituto, infine, ha dichiarato che accoglierà Tommy qualora l'altro istituto non fosse in grado di farlo.
Dal Ministero: non si tratta di un rifiuto
In conclusione, il Ministero e l'Ufficio Scolastico Regionale hanno rassicurato che verranno messe a disposizione tutte le risorse necessarie per garantire l'inclusione scolastica di Tommy, sottolineando che non si trattano di "rifiuti" da parte delle scuole, ma di una corretta applicazione delle normative vigenti in merito alle iscrizioni e all’accoglimento degli studenti.