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Verso la vendita di San Siro: presentate le manifestazione di interesse di Milan e Inter

Intanto Sala annuncia una conferenza stampa e il Consiglio comunale protesta

Verso la vendita di San Siro: presentate le manifestazione di interesse di Milan e Inter
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Milan e Inter hanno presentato al sindaco di Milano, Beppe Sala, le loro manifestazioni di interesse per l’acquisto dello stadio di San Siro e delle aree circostanti.

Verso la vendita di San Siro

MILANO - La proposta del Milan è stata firmata dal presidente Paolo Scaroni, mentre quella dell’Inter è giunta senza la firma dell’amministratore delegato Alessandro Antonello. Questi documenti costituiscono il primo passo per avviare il cosiddetto "Piano A": il progetto prevede la costruzione di un nuovo stadio accanto all’attuale Meazza, che sarà in parte demolito (lasciando intatto solo il secondo anello) e riqualificato. Scaroni ha dichiarato che la manifestazione d’interesse è stata inviata al Comune per permettere una valutazione approfondita del nuovo stadio a San Siro, progetto portato avanti in collaborazione con l’Inter.

Una cifra che si aggira intorno ai 200 milioni

Secondo quanto riportato dal Comune, entrambi i club hanno confermato l’intenzione di procedere secondo la delibera comunale del 2023, con una novità rilevante: non si parla più di diritto di superficie ma di un vero e proprio acquisto dello stadio e delle aree limitrofe, con l'obiettivo di costruire un nuovo impianto. La fase successiva, che inizierà a breve, prevede incontri con le squadre per rivelare il valore stimato per l’acquisizione, una cifra che si vocifera essere attorno ai 200 milioni di euro.

"Oggi abbiamo ricevuto da parte di AC Milan e FC Internazionale Milano una manifestazione di interesse sullo stadio ‘G. Meazza’ e sulle aree intorno allo stadio stesso. Questo conferma la volontà dei club di proseguire con l’iter di cui alla delibera di Giunta comunale n. 28/2023, con un elemento significativo di novità: non si parla più di diritto di superficie ma di acquisizione di stadio ed aree, con la realizzazione di un nuovo impianto. A valle di ciò, già da domani si avvieranno incontri operativi con i club che, partendo dalla condivisione della valutazione dell’Agenzia delle Entrate, delineeranno il percorso affinché possano presentare l’aggiornamento del documento di fattibilità, incluso il quadro economico dell’operazione": così una nota del Comune.

Protesta in consiglio comunale

Nonostante questo passo avanti nella complessa vicenda di San Siro, è scoppiata una polemica nel Consiglio comunale. I consiglieri, infatti, sono stati irritati dalla scelta del sindaco di comunicare l’arrivo delle manifestazioni d’interesse direttamente alla stampa, senza prima informare l’aula consiliare riunita in quel momento. Alla notizia, la seduta è stata sospesa e i consiglieri del centrodestra si sono recati nella sala dell’Orologio, dove il sindaco stava annunciando l’aggiornamento sulla vicenda stadio.

 "Mentre si svolge il Consiglio comunale che desidera affrontare la questione del progetto chiedendo la presenza del sindaco, il sindaco diserta il Consiglio comunale indicendo contemporaneamente, nella stanza accanto, una conferenza stampa per comunicare ai media le ultime novità legate all'offerta del Milan per acquistare un bene di proprietà comunale. Una plastica dimostrazione dello stato della politica, e degli affari, a Milano".

Lo ha detto il consigliere del gruppo Misto Enrico Fedrighini, intervenuto in Aula, commentando il punto stampa poi annullato dal sindaco Giuseppe Sala. Sul tema stadio è poi stata diramata una nota da parte del Comune.

Opposizioni: "sindaco che sta decidendo da solo"

“Se il sindaco vuole parlare di San Siro venga in Aula. Noi avevamo chiesto un Consiglio comunale straordinario per parlare di San Siro addirittura due anni fa. Parlare qui” in conferenza stampa “durante la seduta convocata crediamo che sia scorretto dal punto di vista istituzionale. Noi sul Meazza vediamo un sindaco che sta decidendo da solo”.

Così, in sintesi, i consiglieri di opposizione Alessandro Verri e Samuele Piscina (Lega), Deborah Giovanati (Forza Italia), Marco Bestetti (FdI), presentandosi in sala dell'Orologio, a Palazzo Marino, dove il sindaco Giuseppe Sala aveva convocato un punto stampa alle 18 del quale non era stato ufficialmente reso noto il tema, ma probabilmente riguardante la questione stadio.

Monguzzi: "provocazone inaccettabile"

 "Non si presenta, come suo dovere in Consiglio a riferire sul Milan, ma convoca formalmente i giornalisti nell'aula antistante il Consiglio come se la vicenda sia un fatto privatistico tra lui, le squadre e la stampa. La provocazione di ignorare il Consiglio Comunale con una modalità così pacchiana è veramente inaccettabile. Spero proprio che il sindaco ritrovi molto in fretta serietà ed equilibrio e torneremo ad affrontare la questione stadio nelle sedi istituzionali e democratiche".

Lo afferma il consigliere comunale dei Verdi, Carlo Monguzzi.

Fedrighini: "vendere il Meazza è una follia"

Arriverà in Consiglio comunale "a breve" una delibera di iniziativa consiliare per procedere con un bando pubblico alla riqualificazione dello stadio Meazza, “mantenendo in modo vincolato la proprietà al Consiglio”: lo ha spiegato il consigliere del Misto Enrico Fedrighini intervenendo in Aula a Palazzo Marino.

“E' stata depositata e a breve arriverà in Aula per esser votata”, ha detto. Il documento è stato firmato anche dalla maggioranza, da alcuni consiglieri del Pd, dei Verdi e della lista Sala. Al centro della questione, c’è la volontà di “dirimere la questione del Meazza, di procedere con un bando pubblico per determinare la ristrutturazione di tutta l’area – ha spiegato Fedrighini - Solo quest’anno lo stadio Meazza ha prodotto alla Srl di Milan e Inter che gestiscono il Meazza un incasso di oltre 12 milioni di euro. Pensare di vendere il Meazza mi sembra non solo un errore politico, ma erariale. Mi sembra una follia perché siamo ancora in attesa di avere la risposta dell’Agenzia delle Entrate nel Meazza. Eventim solo a Milano fattura 490 milioni di euro all’anno. Cosa ne rimane a Milano non lo so. Credo che sarà il caso di tenerci stretto il Meazza” ha concluso durante il suo intervento il consigliere.

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