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Stop ai mezzi pubblici venerdì 20 giugno: Milano si prepara a una giornata di disagi causa sciopero generale

Indetto sciopero nazionale con forti ripercussioni sul trasporto locale. Le motivazioni spaziano dalla politica estera al welfare

Stop ai mezzi pubblici venerdì 20 giugno: Milano si prepara a una giornata di disagi causa sciopero generale
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Per venerdì 20 giugno è stato indetto uno sciopero generale che interesserà significativamente anche il settore dei trasporti pubblici. ATM ha confermato che i servizi di metro, tram e autobus saranno a rischio di interruzione durante la giornata. Questa notizia si aggiunge a recenti agitazioni che hanno già coinvolto il personale di Trenord.

Stop ai mezzi pubblici venerdì 20 giugno

MILANO - Per minimizzare i disagi, ATM ha comunicato le fasce orarie in cui il servizio potrebbe subire variazioni. I mezzi potrebbero non essere garantiti dalle 8:45 alle 15:00 e nuovamente dopo le 18:00 fino al termine del servizio. Ciò significa che i trasporti dovrebbero funzionare regolarmente dall'apertura del mattino fino alle 8:45 e nel pomeriggio dalle 15:00 alle 18:00. Anche la Funicolare Como-Brunate, gestita da ATM, avrà orari ridotti, con possibili interruzioni dalle 8:30 alle 16:30 e dopo le 19:30.

Le molteplici ragioni della protesta

Lo sciopero, proclamato dai sindacati Cub, Sgb e Usb, è stato indetto per un'ampia gamma di motivazioni, che riflettono preoccupazioni sia a livello internazionale che nazionale:

  • Contro le guerre: una delle principali ragioni è la condanna del conflitto in Palestina, l'invio di armi a Israele e la richiesta di un maggiore impegno per la pace. Viene criticata anche l'economia di guerra e l'aumento delle spese militari.
  • Per la pace e il benessere sociale: i lavoratori chiedono pace anche per il conflitto tra Russia e Ucraina e maggiori investimenti in settori essenziali come la sanità, la scuola, i trasporti e il welfare, ritenendo che il loro peggioramento accentui le disuguaglianze e la povertà.
  • Diritti e aumenti salariali: la protesta mira a contrastare lo sfruttamento sul lavoro, la precarietà e il blocco delle retribuzioni. Si richiedono forti aumenti salariali e delle pensioni, con l'obiettivo di portare le pensioni minime a 1.000 euro al mese. Si chiede inoltre l'introduzione di un salario minimo non inferiore a 12 euro l'ora e un meccanismo di adeguamento delle retribuzioni al costo della vita.
  • Politiche sociali e industriali: infine, lo sciopero denuncia l'assenza di politiche sociali efficaci, in particolare per l'emergenza abitativa e l'edilizia popolare. Vengono criticate le politiche industriali che favoriscono la deindustrializzazione, le leggi repressive del dissenso e l'assenza di misure concrete per contrastare le morti sul lavoro.

Si consiglia ai viaggiatori di informarsi attraverso i canali ufficiali di ATM e le app dedicate per verificare lo stato del servizio prima di mettersi in viaggio.