E le alternative Rozzano e San Donato?

Stadio San Siro ristrutturato sì o no? Inter e Milan forse continueranno a condividere lo stesso impianto

Le due società incontreranno venerdì il sindaco di Milano Beppe Sala ma il nodo cruciale sembra essere anche la questione dei costi

Stadio San Siro ristrutturato sì o no? Inter e Milan forse continueranno a condividere lo stesso impianto
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Sono tante le ipotesi che si stanno facendo strada in merito allo stadio San Siro: si ristrutturerà sì o no? Inter e Milan costruiranno le loro nuove case fuori città o forse continueranno a condividere lo stesso impianto? L'incontro delle due società col sindaco Sala previsto per venerdì potrebbe far luce e dare qualche risposta più certa.

Stadio San Siro ristrutturato sì o no?

MILANO - L'ipotesi che Inter e Milan continueranno a condividere lo stadio si fa sempre più strada  ma resta da stabilire dove. Una decisione è attesa entro la fine del mese, ma è certo che l'idea di costruire due impianti separati è stata definitivamente accantonata.

Inter e Milan continueranno a condividere lo stesso impianto?

Come riporta il Corriere entrambi i club hanno fatto i loro conti: il costo di un nuovo stadio, circa un miliardo di euro, è troppo elevato e i ricavi troppo bassi, anche considerando i prezzi dei biglietti, già alti per gli standard italiani ma comunque inferiori a quelli di altri Paesi, come l'Inghilterra.

Pertanto, la soluzione sembra sarà ancora la convivenza tra i due club, nonostante molti tifosi sembrano non essere del tutto contenti di questa prospettiva. Questa scelta, però, è considerata la più logica dalle proprietà, vista la somiglianza tra le due squadre in termini di spettatori (circa 70mila), abbonati (40mila) e posti business o VIP, un obiettivo importante per il futuro stadio (circa 13mila).

Ristrutturazione di San Siro sì o no?

La buona notizia è che Inter e Milan sembrano ora allineate su una visione comune: entrambe le società, infatti, sono gestite da fondi d'investimento americani, RedBird e Oaktree, che mirano a massimizzare il rendimento per i loro investitori. I vertici dei club hanno profili simili e i loro piani sono strettamente collegati. Alcuni sostengono che, anche se solo uno dei due club sviluppasse il progetto dello stadio, sarebbe comunque ben accettato anche dall'altro scrive sempre il Corriere.

Venerdì l'incontro col sindaco Sala

Con questo spirito di unità, i due club incontreranno venerdì il sindaco di Milano, Beppe Sala, per discutere della possibilità di ristrutturare San Siro, opzione che ha guadagnato terreno negli ultimi tempi. Sebbene molti vedano questa soluzione come la più semplice e gradita dal Comune, non è ancora scontato che sia quella finale.

La ristrutturazione dello stadio, infatti, potrebbe essere complicata, soprattutto se si considera che i lavori andrebbero fatti mentre le due squadre giocano e non secondaria è la questione dei costi, che Inter e Milan ritengono siano stati sottovalutati.

I costi

I piani attuali dei club stimano una spesa di circa 700 milioni di euro per ristrutturare San Siro, ben oltre i 400 milioni precedentemente presentati dal piano WeBuild. Dividendo il costo tra i due club, l'investimento sarebbe sostenibile, ma resta comunque elevato, soprattutto considerando che lo stadio potrebbe necessitare di ulteriori lavori tra 30 o 40 anni.

Il costo finale dipenderà anche dal prezzo che il Comune di Milano, attraverso l'Agenzia delle Entrate, stabilirà per lo stadio e l'area circostante, che potrebbe essere venduta o concessa per 90 anni. Quest'area dovrebbe includere musei, ristoranti, bar e gli uffici dei club.

Le alternative: Rozzano e San Donato

L'ipotesi iniziale di costruire un nuovo impianto accanto all'attuale San Siro è ancora tecnicamente sul tavolo, ma è stata messa in secondo piano a causa dei ritardi decisionali e del vincolo imposto dalla Sovrintendenza sullo stadio. Questo ha portato a un maggiore interesse per la ristrutturazione, che preserverebbe il secondo anello vincolato di San Siro. La questione sarà discussa venerdì con il sindaco Sala, e si valuteranno tutte le opzioni all'interno del territorio di Milano.

Se, alla fine, i club non fossero convinti delle opzioni cittadine, resterebbero in piedi le alternative già considerate: l'Inter potrebbe spostarsi a Rozzano e  il Milan a San Donato.  I due club si stanno parlando per esaminare i loro rispettivi progetti perchè rimane possibile la volontà di condividere lo stesso impianto. RedBird, con il supporto del presidente Paolo Scaroni, ha iniziato a studiare il dossier da tempo, mentre Oaktree, con il CEO Alessandro Antonello, ha dimostrato un forte interesse per il tema stadio fin dall'inizio.

L'obiettivo è prendere una decisione ponderata e pragmatica, senza pregiudizi e senza legarsi troppo all'idea originale. Il clima tra le due società è favorevole e la cooperazione sembra solida.

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