Stadio San Siro, il Tar non accoglie la sospensiva chiesta dal Comune sul vincolo
Esulta il capogruppo dei Verdi a Palazzo Marino Carlo Monguzzi che dice: "abbattere San Siro provocherebbe l'emissione di 210mila tonnellate di co2 e il via vai di 150 camion al giorno per 5 anni"
L'ultima novità sull'infinita vicenda dello Stadio San Siro arriva dal Tribunale Amministrativo Regionale Lombardo che allunga i termini per quanto riguarda il ricorso: non accoglie la sospensiva chiesta dal Comune di Milano e fissa una nuova udienza nel marzo 2024.
Il Tar non accoglie la sospensiva chiesta dal Comune sul vincolo di San Siro
MILANO - Il Tar della Lombardia non ha accolto la sospensiva presentata dal Comune di Milano sul vincolo posto dalla Soprintendenza sullo stadio di San Siro e che ne impedisce l'abbattimento per far posto al nuovo impianto che vorrebbero realizzare Milan e Inter. La prossima udienza di merito è fissata per il 14 marzo 2024.
Esulta il Verde Monguzzi
"Per noi un'altra vittoria, la tendenza del Tar appare chiara: le leggi si rispettano - dichiara il capogruppo dei Verdi a Palazzo Marino Carlo Monguzzi - . E diventa sempre più incomprensibile che il Comune di Milano chieda di togliere un vincolo che tutela l'ambiente e i cittadini: abbattere San Siro provocherebbe l'emissione di 210mila tonnellate di co2 e il via vai di 150 camion al giorno per 5 anni.
Interrompa la Giunta questo accanimento e o convinca l'Inter a ristrutturare il Meazza o indica una gara europea per la gestione dello stadio e dei dintorni. Ringraziamo l'avvocatessa Veronica Dini, legali dei comitati dei cittadini contrari al nuovo stadio, che con pazienza cerca di convincere il Comune che le leggi vanno rispettate".