IN ATTESA DEL PROGETTO

Stadio di Milano, Inter e Milan comunicano a Webuild le loro necessità per il progetto di ristrutturazione

"E' importante che per giugno noi possiamo costituire un’alternativa credibile ai progetti di San Donato e Rozzano", dice il sindaco Sala

Stadio di Milano, Inter e Milan comunicano a Webuild le loro necessità per il progetto di ristrutturazione
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E' previsto per il prossimo giugno il progetto di ristrutturazione del Meazza, in attesa della fatidica data le società milanesi di Inter e Milan hanno comunicato a Webuild le loro necessità. Il commento del sidaco di Milano Sala che apprezza entrambe le dichiarazioni delle due proprietà.

San Siro, il punto aspettando il progetto di ristrutturazione previsto per giugno

MILANO - Sulla ristrutturazione di San Siro, "quello che sto facendo con i miei uffici è continuare a spingere perché vengano rispettati i tempi e perché è importante che per giugno noi possiamo costituire un’alternativa credibile ai progetti di San Donato e Rozzano".

Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala a margine di "MSG - Milano Santa Giulia: the new Heartbeat of Milan", incontro dedicato alla presentazione ufficiale del Masterplan firmato da MCA - Mario Cucinella Architects e al programma di sviluppo del quartiere, in vista delle Olimpiadi 2026.

Il sindaco sulle dichiarazioni della proprietà Milan

Rispetto alla dichiarazione di Gerry Cardinale, fondatore di RedBird Capital Partners, società proprietaria del Milan, che si è mostrato disposto a rimanere a San Siro in caso di impossibilità di costruire il nuovo stadio a San Donato, il sindaco ha risposto:

"Ho sentito e apprezzo le parole di pragmatismo di Gerry Cardinale. La cosa positiva è che Inter e Milan hanno mandato a Webuild le loro necessità e ce l’hanno comunicato formalmente, in maniera tale che le possa considerare nella costruzione del progetto. Quindi io sospendo ottimismo o pessimismo in attesa di giugno".

Sala  sulle affermazioni della proprietà Inter

Infine, sui tempi della ristrutturazione dello stadio e sulla possibilità, avanzata da Alessandro Antonello, ceo dell'Inter, di dividere i lavori in due fasi, prima delle Olimpiadi 'più soft' e dopo più strutturali, Sala ha concluso:

"Io penso di sì. È chiaro che ci sono dei lavori che non impatterebbero sulla cerimonia di apertura quindi io non perderei tempo. Credo che quella possa essere la soluzione".

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