È stata approvata dalla Giunta comunale la delibera per la cessione dello stadio Meazza e delle aree limitrofe alle società di Inter e Milan.
La Giunta dice sì alla vendita dello stadio San Siro a Inter e Milan: approvata la delibera
MILANO – La comunicazione ufficiale arriva dalla vice sindaco Anna Scavuzzo nell’incontro convocato con la stampa dopo la riunione di giunta dove erano presenti tutti gli assessori. La proposta dovrà ora passare al vaglio del Consiglio comunale.
Ampio dibattito
“La giunta ha esaminato favorevolmente” la delibera “c’è stato un ampio dibattito. L’assessore Grandi ha portato parere negativo, così come annunciato, rispetto alla posizione della forza politica che esprime”, quella di Europa Verde. “Ora sarà il Consiglio a valutare”, ha riferito la vice sindaco Scavuzzo.
La nota diffusa dal Comune
La Giunta comunale ha espresso parere favorevole alla proposta di delibera consiliare sugli elementi essenziali per la vendita del compendio immobiliare che comprende lo stadio Giuseppe Meazza, definito “Grande Funzione Urbana San Siro” dal Piano di Governo del Territorio. La decisione arriva a seguito della proposta presentata l’11 marzo 2025 da A.C. Milan S.p.A. e F.C. Internazionale Milano S.p.A. ai sensi della cosiddetta Legge Stadi.
Secondo l’esecutivo di Palazzo Marino, l’offerta di acquisto è coerente con le finalità strategiche dell’Amministrazione, che punta a valorizzare l’area di San Siro. La scelta tiene conto anche degli indirizzi espressi dal Consiglio comunale in più occasioni, tra cui gli ordini del giorno del 22 dicembre 2022 e dell’11 novembre 2024, che invitano a destinare parte delle risorse dell’operazione a interventi di interesse pubblico. Ora la parola passa al Consiglio comunale, cui spetta l’approvazione definitiva.
L’iter amministrativo
La proposta rappresenta l’esito del percorso avviato lo scorso marzo dalla Giunta, dopo il deposito formale delle richieste di Milan e Inter. Il 24 marzo era stato pubblicato un avviso pubblico per raccogliere eventuali manifestazioni di interesse sull’acquisto del compendio, chiuso il 30 aprile senza esiti.
In parallelo è stato istituito un Gruppo di lavoro interdirezionale e avviata la Conferenza dei servizi preliminare prevista dalla Legge Stadi, per approfondire gli aspetti tecnici e verificare la coerenza con la delibera di Giunta del gennaio 2023. A supporto delle valutazioni, il Comune si è avvalso della consulenza legale del professor avvocato Alberto Toffoletto, selezionato tramite procedura pubblica, oltre che di esperti designati dal Politecnico di Milano e dall’Università Bocconi, incaricati di analizzare il profilo economico-finanziario dell’operazione sulla base delle stime dell’Agenzia delle Entrate.
Il progetto
Il compendio immobiliare “Ambito GFU San Siro” comprende aree e immobili tra le vie Achille, Tesio, Harar, Dessiè e dei Piccolomini, per un totale di circa 280mila metri quadri, inclusivo dello stadio Giuseppe Meazza. I diritti edificatori ammontano a 98.321 mq di superficie lorda, con un indice di edificabilità previsto dal PGT pari a 0,35 mq/mq.
Il Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DOCFAP), presentato da Milan e Inter e disponibile sul sito del Comune, prevede due stralci di intervento: lo Stralcio Stadio e lo Stralcio Plurivalente. Le opere includono la costruzione di un nuovo impianto sportivo, lo spostamento e la riqualificazione del tunnel Patroclo, la parziale demolizione e messa in sicurezza del Meazza e la creazione di aree verdi pubbliche, che copriranno circa il 50% dell’intera superficie.
Il soggetto acquirente sarà una società veicolo controllata dai due club, che comunque firmeranno direttamente il contratto di compravendita.
Il parere negativo di Elena Grandi (Verdi)
Le parole dell’assessore comunale al Verde Elena Grandi (Verdi) in merito al suo parere contrario sulla delibera per la cessione di San Siro a Inter e Milan approvata ieri pomeriggio:
“Io oggi ho dichiarato la contrarietà sulla delibera, il voto era un voto per mandare in Consiglio questa delibera. Credo che in questo momento, come nel rush finale di questa operazione, fosse necessario che anche l’assessore prendesse una posizione più netta. Detto questo non cambia né la mia posizione in precedenza né in futuro, e neanche la volontà di collaborare con l’amministrazione”. In precedenti occasioni Grandi, sul tema, si era astenuta.
“Il Consiglio, sovrano, voterà e deciderà – ha aggiunto l’assessore – ma se questa delibera passerà in Consiglio, è evidente che tutte le nostre direzioni, a partire da quelle dell’assessorato, il loro lavoro sarà quello di ridurre sempre di più e sempre al massimo l’impatto ambientale”.
Il prezzo di vendita dell’area fissato a 197 milioni
“Il prezzo di vendita è pari a 197.075.590 euro; 73 milioni saranno versati al Comune di Milano contestualmente alla sottoscrizione del contratto, la restante parte sarà rateizzata e garantita da apposite fideiussioni bancarie o assicurative. Sono inoltre previste fideiussioni a garanzia della realizzazione del nuovo Patroclo, del verde e della parziale demolizione e consolidamento del ‘Meazza’”.
“Per quanto riguarda la rimozione dell’attuale tunnel Patroclo e le opere di bonifica della Gfu, l’Amministrazione comunale sosterrà una quota dei relativi costi fino a un massimo di 22 milioni di euro”, aggiunge il Comune.
Capienza di almeno 70mila posti
Il nuovo impianto che sostituirà il Meazza avrà una “capienza stabilita in almeno 70mila posti, e l’intero compendio dovranno essere progettati e realizzati in modo da assicurare la piena accessibilità e fruibilità a tutte le categorie di utenti”.
Area verde e inquinamento
“Il progetto approvato prevede che il 50% dell’intero comparto resti a verde: almeno 80mila mq – di cui 50mila mq di verde profondo – torneranno di proprietà comunale al termine dei lavori, mentre la manutenzione resterà in carico alla parte acquirente per almeno 30 anni”.
“Inoltre, in conformità a quanto previsto dalla deliberazione della Giunta Comunale n. 28/2023 e ottemperando al Piano Aria e Clima del Comune di Milano, l’intervento complessivo di riqualificazione dell’ambito GFU San Siro dovrà tendere alla neutralità carbonica: gli interventi compensativi delle emissioni residue di CO2 saranno da effettuarsi esclusivamente nel territorio di Milano”, conclude l’Amministrazione.