Approvata nella notte nella seduta fiume del consiglio comunale la delibera di vendita dello stadio di San Siro, decisiva la “tagliola” arrivata dopo la discussione di una ventina di emendamenti dei 239 presentati e che permette di passare direttamente al voto senza discuterli e l’uscita dall’aula di 3 consiglieri su 4 di Forza Italia.
San Siro, approvata la vendita a Inter e Milan, via libera in consiglio comunale alle quattro di notte
MILANO – Con 24 voti a favore, 20 contrari e nessun astenuto, l’Aula di Palazzo Marino, riunita a oltranza, ha approvato poco prima le 4 del mattino la delibera di Giunta per la cessione dell’area di San Siro e dello stadio Meazza ai club Milan e Inter.
Il voto, arrivato dopo oltre 11 ore di discussione con la presenza del sindaco Giuseppe Sala in Consiglio. Dei 32 consiglieri di maggioranza, sindaco compreso, hanno votato contrari, come annunciato, in 7: i tre consiglieri dei Verdi Carlo Monguzzi, Francesca Cucchiara e Tommaso Gorini, i tre consiglieri del Pd Rosario Pantaleo, Alessandro Giungi e Angelo Turco e il consigliere del gruppo Misto Enrico Fedrighini.
L’uscita dall’aula dei 3 consiglieri su 4 di Forza Italia
Assenti al voto tre consiglieri su quattro del gruppo di Forza Italia, eccetto il collega Alessandro De Chirico che, contrariamente alle indicazioni del partito ha votato contro la cessione dell’area di San Siro. Contrari anche i gruppi della Lega e di Fratelli d’Italia. Marco Fumagalli, capogruppo fin a oggi della Lista Sala, ha dichiarato in Aula di non partecipare al voto e di dimettersi dalla guida del gruppo. Anche il consigliere della Lista Bernardo Manfredi Palmeri non ha partecipato al voto.
Dopo la discussione di una ventina dei 239 emendamenti è arrivata la tagliola
Gli emendamenti alla delibera presentati in Aula erano 239 e la svolta per l’approvazione è arrivata attorno alle tre del mattino, dopo la discussione di poco più di 20, quando la maggioranza ha approvato una ‘tagliola’ che ha fatto decadere i rimanenti. Contro la decisione di limitare gli emendamenti è intervenuto il capogruppo della lega Alessandro Verri che ha parlato “di vergogna e di atteggiamento offensivo nei confronti dei consiglieri”.
La cronaca della nottata
“Stiamo votando il provvedimento più importante degli ultimi 5 anni, ma con quale dignità politica vi fate trattare in questa maniera?” – ha aggiunto Verri rivolto ai colleghi di maggioranza. La collega di gruppo Silvia Sardone si è rivolta ai consiglieri di maggioranza definendoli “servi del sindaco”. Per il dem Alessandro Giungi “con l’approvazione della tagliola è mancato il rispetto istituzionale reciproco, mi considero parte offesa”.
“Dovete baciare i piedi ai consiglieri comunali di Forza Italia che vi han fatto approvare la delibera. Se avessero votato contro la delibera non passava: voi non siete più la maggioranza green. Questa è la maggioranza del Salva Milano e di San Siro demolito. Per me da oggi tutto cambia”, ha detto il consigliere dei Verdi Carlo Monguzzi rivolto alla Giunta e ai colleghi di maggioranza. “E’ una delle pagine più vergognose da quando esistono le istituzioni di Milano: anche per me cambierà, ci sono valori di fondo che non vedo più.
E’ un’operazione conclusa in sette giorni di discussione e sono stati negati documenti fondamentali per la discussione”, ha detto il consigliere del gruppo Misto Enrico Fedrighini. Nel corso delle dichiarazioni di voto, la consigliera dei Verdi Francesca Cucchiara ha detto che la delibera e quanto accaduto per la sua approvazione “è una pagina tra le più amare e tristi per Milano” e, rivolta a Sala, ha aggiunto “sindaco, da domani le cose cambieranno anche per noi”.
L’appello a votare della capogruppo Pd
“La democrazia ha ancora senso: le ultime settimane hanno visto una gestione politica di confronto aperto e un forte mandato a trattare. – ha spiegato in Aula la capogruppo Pd Beatrice Uguccioni motivando il voto – Abbiamo dimostrato il valore della politica, del confronto e dell’ascolto. E’ sbagliato dividersi in fazioni come se quello sullo stadio fosse un referendum: scegliamo di votare a favore del progetto anche grazie agli emendamenti per un quota di verde aumentata, per controlli antimafia e per priorità di intervento nei quartieri dai fondi che arriveranno”.
Approvati gli emendamenti dei due consiglieri indecisi
Degli emendamenti presentati dai consiglieri comunali, tra gli altri, è stato approvato all’unanimità quello presentato dal consigliere dem Rosario Pantaleo, presidente della commissione Antimafia, che richiede alle società di utilizzare nei cantieri imprese iscritte alle ‘white list’ della Prefettura. La richiesta va incontro alle criticità avanzate da Nando Dalla Chiesa, presidente del Comitato legalità e antimafia presieduto da Nando Dalla Chiesa. Approvato anche l’emendamento della consigliera Pd Monica Romano finalizzati all’inclusione dei lavoratori nelle aziende e l’accessibilità degli spazi.
Lavori al via dal 2027
Il cantiere per il nuovo stadio dovrebbe partire nel 2027 e concludersi tra il 2030 e il 2031. Solo dopo inizierà la seconda fase del progetto, con la parziale demolizione e rifunzionalizzazione del Meazza.
Scavuzzo, Pd: “Ora tocca a Inter e Milan”
Il commento a caldo della vicesindaco e assessore all’Urbanistica Anna Scavuzzo sull’esito del voto del Consiglio comunale:
“In ‘salese’ il sindaco mi ha detto ‘sono contento’. C’è una soddisfazione rispetto alla prospettiva di poter trasformare l’area San Siro, su cui c’era una preoccupazione, per un futuro incerto del Meazza e quindi abbiamo provato a scrivere una pagina nuova e abbiamo solo iniziato. Adesso parte una pratica amministrativa non banale e tocca alle squadre fare una parte che fino ad ora hanno fatto troppo poco: abbiamo messo le basi”.
Sulle divergenze emerse in maggioranza, Scavuzzo ha aggiunto: “Non penso che ci sia una spaccatura, la dialettica funziona così quando ci sono posizioni diverse e si confrontano. Ho lasciato lo spazio per esprimersi e per assumere una decisione. La maggioranza di quest’Aula si è espressa e spero che non perda pezzi anche se il passaggio è stato di forte frizione e non sarà né il primo né l’ultimo. Ognuno prenderà le sue decisioni”.
Bestetti (FdI): “Fine politica per la maggioranza”
Il consigliere Regionale di Fratelli d’Italia Marco Bestetti certifica la fine della maggioranza di centrosinistra:
“Il voto espresso dal Consiglio Comunale di Milano sulla vendita dello stadio ha certificato nei numeri la fine della maggioranza politica di centrosinistra, che non è riuscita ad approvare in autonomia una delibera così rilevante, sulla quale Beppe Sala si è molto impegnato negli ultimi cinque anni. Non sarà qualche discutibile soccorso estemporaneo a nascondere questa evidenza numerica, imponendo al Sindaco e alla sua Giunta sgangherata di trarne le conseguenze. Nell’interesse della città e dei milanesi, non possiamo consentire il prolungamento di questa agonia. Il modo più efficace per salvare Milano è che l’esperienza della Giunta Sala volga finalmente al termine”.
Sempre per Fdi, il coordinatore cittadino Simone Orlandi, commenta: “Con l’approvazione della delibera, lo storico stadio di San Siro è stato svenduto a prezzo irrisorio. Colpisce che anche pezzi della maggioranza, Verdi in testa, insieme ad altri esponenti della maggioranza, abbiano votato contro il provvedimento.”
Monguzzi (Verdi): “La maggioranza non esiste più”
L’amarezza del consigliere comunale dei Verdi Carlo Monguzzi dopo il voto su San Siro: “Alle 4 di notte la delibera San Siro è stata votata. Il disastro è fatto. La maggioranza green uscita dalle elezioni del 2021 non esiste più. Ora esiste la coalizione del cemento, del Salva Milano e della cementificazione di San Siro”.
Biffi: “Bene l’approvazione della delibera”
Molto soddisfatto invece il presidente di Assolombarda Alvise Biffi che guarda già avanti e annuncia che Assolombarda è pronta ad ospitare la presentazione del progetto del nuovo stadio:
“Accogliamo con grande soddisfazione la decisione del Consiglio Comunale di autorizzare la vendita dello stadio di San Siro a Inter e Milan. Si tratta di un passaggio strategico che apre la strada alla costruzione di un’infrastruttura all’avanguardia, in linea con gli standard internazionali, destinata a diventare un volano per l’attrattività e l’innovazione di Milano.
In quest’ottica, Assolombarda è lieta di annunciare che ospiterà prossimamente la presentazione del progetto con i vertici dei due club: un appuntamento che segna un ulteriore passo in avanti verso la realizzazione di un’opera fondamentale per la competitività del territorio”.