Premiati a Milano nove progetti che mettono al centro le donne nei municipi cittadini
Premiati in tutti i municipi della città progetti femminili per l’inclusione sociale e l’empowerment su temi di lavoro, studio, salute e cultura

La cerimonia di premiazione, curata dal Comune di Milano, si è tenuta alla Ex Fornace sull'Alzaia Naviglio Pavese.
Premio Milano Donna 2025: nove progetti per l'inclusione nei municipi della città
MILANO - Il Premio Milano Donna 2025, promosso dal Comune di Milano, ha premiato nove progetti che mettono al centro le donne, le loro storie, le loro sfide e le loro risorse personali.
Dal sostegno allo studio delle ragazze di origine straniera alla moda sostenibile, dal teatro alle consulenze sanitarie gratuite: le iniziative coinvolgono donne migranti, madri sole, giovani in formazione, professioniste della cultura e del sociale.
Premiato un progetto per ogni Municipio
In ciascun Municipio della città è stato scelto un progetto vincitore del bando pubblicato nel 2024, segnalato per l’impatto sociale, il valore culturale e l’attenzione all’empowerment femminile.
La consegna degli attestati è avvenuta mercoledì 28 maggio, alla Ex Fornace sull'Alzaia Naviglio Pavese alla presenza delle rappresentanti delle istituzioni, e con la partecipazione dell'autore e conduttore Matteo Caccia e dell'attrice, autrice e attivista Cinzia Spanò.
I vincitori nei 9 Municipi cittadini
Municipio 1: “Linea Adele, storie di resilienza” – Associazione Realmonte. Un percorso di formazione sartoriale e linguistica per donne migranti sopravvissute a esperienze di tratta, integralismo religioso o esclusione sociale. Il progetto segue da vicino due protagoniste, Irma (El Salvador) e Marina (Camerun), offrendo loro percorsi personalizzati: formazione per Irma e tirocinio in sartoria per Marina. I prodotti realizzati (tovagliette, asciugamani, trousse ricamate a mano) vengono venduti in mercatini milanesi e nella sede di via San Vittore, favorendo un primo reddito e un cammino verso l’autonomia.
Municipio 2: “God is a Woman” – Spazio Into. Un festival sul femminismo pratico che porta al centro dell’attenzione esperienze e pratiche concrete di cambiamento. L’edizione 2024 ha raccolto attiviste, imprenditori, artisti e volontari/e attorno a temi come diritti, impresa femminile, sostenibilità e inclusione. I proventi raccolti sono stati devoluti a singole protagoniste e realtà no profit, con una comunicazione diffusa su social e media per ampliare la partecipazione cittadina.
Municipio 3: “Empowerment e studio per ragazze straniere” – Associazione Fiorella Ghilardotti. Diciassette ragazze di origine straniera sono state seguite da tutor volontarie in un percorso scolastico personalizzato, con borse di studio da 600 euro per materiale scolastico, laboratori, uscite culturali e concorsi fotografici. Il progetto rafforza non solo le competenze scolastiche, ma anche la cittadinanza attiva, la conoscenza della Costituzione e il senso di appartenenza. Molte ragazze hanno proseguito gli studi universitari e alcune si sono già laureate.
Municipio 4: “Spazio espositivo 3R - natale 2024” – Spazio 3R. Un negozio-laboratorio temporaneo gestito da ragazze e donne che frequentano corsi di sartoria in viale Lazio e via Monte Velino. I prodotti in vendita sono realizzati con rimanenze di aziende di alta qualità, in un’ottica di economia circolare. Lo spazio accoglie anche macchine da cucire per dimostrazioni dal vivo e sensibilizza il quartiere su moda sostenibile, integrazione e inserimento lavorativo, in sinergia con altre realtà locali. L'inaugurazione è avvenuta per l’autunno 2024 con la partecipazione al progetto “Made in Milano Days”.
Municipio 5: “Un ponte sul futuro delle donne – Family Work Km 0” – Piccolo Principe + ALA Milano. Un percorso completo di orientamento al lavoro, corsi di formazione e scouting di offerte a km zero, pensato per mamme e papà disoccupati, con focus su donne sole o con carichi di cura. Il progetto prevede corsi di lingua, digitalizzazione, relazioni con la PA e un evento pubblico a dicembre per rafforzare la rete tra enti, cittadini e servizi. Risultati: 66 persone seguite, 210 mamme coinvolte, 47 inserite in percorsi formativi e 68 nel mondo del lavoro.
Municipio 6: “Fotogramma” – Fondazione DAR Cesare Scarponi. Un gruppo di donne di origine straniera ha lavorato a un progetto artistico e cinematografico sul tema del deserto come spazio di rinascita. Ogni partecipante ha scritto una scena, recitato e contribuito al montaggio del film. Il laboratorio, oltre a rafforzare le relazioni tra le partecipanti, ha permesso loro di esprimersi in un linguaggio nuovo. L’evento finale, con proiezione del film, mostra, disegni e racconti, si è svolto lo scorso 18 dicembre.
Municipio 7: “Scuola di italiano per mamme” – ITAMA. Corsi di italiano gratuiti, dal livello base all’A2, per donne e mamme straniere con figli piccoli (0-3 anni), che usufruiscono di un servizio di baby parking durante le lezioni. L’apprendimento della lingua si accompagna a laboratori di integrazione, eventi culturali e preparazione all’esame per il permesso di soggiorno di lungo periodo. Un progetto che sostiene l’autonomia e il dialogo interculturale.
Municipio 8: “Odi et Amo” – Associazione Alma Rosè. Un reading teatrale con dieci mamme del quartiere protagoniste sul palco. Attraverso racconti personali e musica dal vivo, le donne affrontano con coraggio e ironia la relazione spesso complessa con i figli adolescenti. Il progetto è un esempio di arte partecipata, che crea connessione tra storie private e pubblico.
Municipio 9: “Sportello di salute mestruale e ciclicità” – Eva in Rosso. Ogni martedì al Centro Milano Donna 9, uno sportello gratuito offre consulenze su ciclo mestruale, sessualità, contraccezione, menopausa, patologie femminili e prevenzione. Un punto di riferimento per ragazze e donne, anche di origine migrante, che trovano ascolto e informazione da professioniste specializzate.