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Nuovo San Siro, pubblicato il bando per la vendita: previsti almeno 70mila posti, aree verdi e un piano per la viabilità

Se non dovessero emergere altre offerte entro 30 giorni, il Comune proseguirà la trattativa con Milan e Inter, le quali hanno già avanzato una proposta di acquisto

Nuovo San Siro, pubblicato il bando per la vendita: previsti almeno 70mila posti, aree verdi e un piano per la viabilità
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Il Comune di Milano procede con la prossima fase della vendita dello stadio San Siro e delle aree limitrofe e pubblica il bando per la vendita che rimarrà aperto per trenta giorni. Se entro questa scadenza non dovessero emergere altre offerte, il Comune proseguirà la trattativa con Milan e Inter che hanno già avanzato una proposta di acquisto.

Nuovo stadio, il Comune avvia la procedura: pubblicato il bando per la vendita

MILANO - Il Comune di Milano ha dato il via alla procedura di gara pubblica per la vendita dello stadio San Siro e delle aree limitrofe.

Nonostante l’indagine avviata dalla Procura per presunti danni erariali legati alla cessione dell’impianto, il sindaco Beppe Sala conferma la volontà di procedere senza esitazioni: "Non mi faccio condizionare", ha dichiarato ieri.

Rimarà aperto un mese

Dopo il dibattito in Consiglio comunale, che si è tenuto ieri lunedì 24 marzo, l’amministrazione ha ufficializzato la pubblicazione dell’avviso pubblico, finalizzato a verificare se, oltre a Milan e Inter, vi siano altre realtà interessate all’acquisto. La scadenza per presentare le offerte è fissata al 30 aprile.

Il bando: i requisiti richiesti dal Comune

La gara è rivolta a società o enti operanti nel settore calcistico e sportivo. Tra le condizioni indicate nel bando, viene posta particolare attenzione alla sostenibilità ambientale: almeno il 50% della superficie complessiva dovrà essere destinato ad aree verdi. Inoltre, per limitare l’impatto acustico, è richiesto l’impiego di tecnologie fonoassorbenti, come pannelli e coperture insonorizzate.

Per quanto riguarda la struttura sportiva, il futuro stadio dovrà disporre di 70.000 posti, garantendo una quota di accessibilità per le fasce meno abbienti. Un altro punto chiave è la mobilità: il quartiere di San Siro è soggetto a forti congestionamenti durante gli eventi sportivi. Per questo motivo, il Comune chiede un piano per la gestione del traffico, che preveda zone a traffico limitato e strategie per snellire i flussi di veicoli prima e dopo le partite.

Prezzo base di 197 milioni di euro

Il prezzo base per l’acquisto dell’area è stato fissato a 197 milioni di euro, una valutazione dell’Agenzia delle Entrate ora sotto esame da parte della magistratura. Sul tema delle spese per demolizione e bonifica, Sala è stato chiaro: nessun finanziamento pubblico verrà impiegato per coprire questi costi. Il bando rimarrà aperto per trenta giorni. Se non dovessero emergere altre offerte, il Comune proseguirà la trattativa con Milan e Inter, le quali hanno già avanzato una proposta di acquisto.

Il progetto delle squadre

Tre le ipotesi sul tavolo: lasciare tutto com’è, oppure ristrutturare il Meazza o ancora realizzare un nuovo stadio demolendo parzialmente quello attuale. Milan e Inter puntano con decisione sulla terza opzione. Il piano presentato prevede la costruzione di una struttura moderna da 71.500 posti, integrata con spazi commerciali, ristoranti, uffici e un albergo. Per preservare la memoria storica, verrebbero mantenuti parte della facciata e una sezione delle tribune del secondo anello nella zona sud-est.

Un punto fondamentale del progetto è la riqualificazione dell’area circostante, che coinvolgerebbe anche le zone residenziali adiacenti al Meazza. L’investimento totale stimato è di 1,25 miliardi di euro, suddivisi tra 707,9 milioni per lo stadio e 390,1 milioni per l’area commerciale. Il piano comprende anche la rimozione e ricostruzione del tunnel Patroclo.

Secondo le squadre, la realizzazione del nuovo impianto rappresenterebbe un’opzione più vantaggiosa rispetto alla semplice ristrutturazione del Meazza, la cui riqualificazione costerebbe 836,7 milioni di euro. Nel progetto, il vecchio San Siro, molto ridotto nelle misure, verrebbe riconvertito per ospitare spazi dedicati alla comunità, tra cui uffici, aree commerciali, servizi per anziani e giovani.

Un impianto sempre operativo

Il nuovo stadio sarebbe idoneo per eventi di rilevanza internazionale, comprese le finali di Champions League. L’impianto sarebbe operativo tutto l’anno, con tour guidati, spazi museali e aree per eventi e conferenze. La struttura includerebbe un podio sopraelevato, utile sia per gestire la sicurezza degli spettatori durante le partite, sia come area per manifestazioni nei giorni senza eventi sportivi.

Nel piano finanziario presentato, Milan e Inter intendono escludere dai costi gli oneri per bonifica, demolizione dello stadio e acquisto dell’area, affidando queste spese al Comune. I club stimano che l’intero intervento possa generare 4,6 miliardi di euro di ricadute economiche per la città.

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