ecco come funziona

Milano, svolta per moto e scooter: accesso in Area B con MoVe-In dal 1° ottobre

Il dispositivo permetterà ai centauri di percorrere alcuni chilometri in deroga, monitorabili tramite l'installazione di una specie di scatola nera

Milano, svolta per moto e scooter: accesso in Area B con MoVe-In dal 1° ottobre
Pubblicato:

I possessori di questi veicoli, anche se soggetti a limitazioni, grazie a questa novità dall'ottobre prossimo potranno accedere all'Area B di Milano rispettando un limite chilometrico annuale.

Novità sull'Area B: dal 1° ottobre moto e scooter potranno entrare con il sistema MoVe-In

MILANO - Svolta per moto e scooter: accesso in Area B con MoVe-In dal 1° ottobre. Da questa data infatti anche le moto e i motorini  in divieto di circolazione in Area B dal prossimo primo ottobre potranno aderire al MoVe-In.

I chilometri percorribili saranno attribuiti alle varie categorie in base alle emissioni, saranno comunque esclusi dal provvedimento i veicoli a due ruote Euro 0 e 1 a due tempi per i quali vige il divieto di circolazione in tutta la Lombardia.

Ecco come funziona MoVe-In per le due ruote

La novità è stata comunicata da Palazzo Marino che spiega come e quando verrà applicata:

"Attualmente, sono soggetti a divieto i motoveicoli a due tempi e quelli diesel Euro 0 ed Euro 1, caratterizzati da elevate emissioni di PM10. Dal primo ottobre 2025 al primo ottobre 2030, le limitazioni saranno estese alle moto a due tempi superiori a Euro 1, a quelle a quattro tempi fino all’Euro 3 e a quelle diesel Euro 0, 1 e 2. Il progressivo divieto alle moto è coerente con l’evoluzione delle limitazioni nella Ztl già utilizzate per gli autoveicoli a benzina Euro 2, 3 e 4.

Gli studi in materia

Diversi studi scientifici, infatti, (per esempio TRUE Initiative, Parigi 2018) evidenziano che i motocicli Euro 4 possono emettere NOx e CO in quantità paragonabili ad auto Euro 2-3, e molto superiori rispetto alle auto Euro 6. Per equità, come già consentito alle auto, l’Amministrazione comunale ha deciso di estendere la possibilità di aderire al MoVe-In anche alle moto e motorini. Il chilometraggio a disposizione per ciascuno in Area B, conteggiato h24 e non solo nei giorni di attivazione del provvedimento, è stato calcolato in base alle emissioni nocive rilasciate in coerenza con le politiche in atto per le auto.

Le esperienze simili nelle città europee

Queste limitazioni sono legate ai limiti fissati a livello europeo e condivise dalle sue principali realtà urbane, anche se i divieti sono poi attuati in maniera diversa. A Londra, ad esempio, nell’ampia area a traffico limitato attiva h24, possono circolare liberamente solo le moto superiori all’Euro 3, mentre le altre devono pagare un ticket di 12,5 sterline. Più simile a Milano la scelta di Parigi che vieta la circolazione dalle 8 alle 20 nei giorni feriali dei motoveicoli Euro 2 (o inferiori). A Madrid, nella zona a traffico limitato, è sempre vietata la circolazione alle moto di classe inferiore all’Euro 2, mentre ad Amsterdam è vietata la circolazione dei veicoli a due ruote immatricolati prima del 2011 e dal 2030 sarà consentita esclusivamente a quelli elettrici. Il MoVe-In sarà un’opzione possibile anche per i veicoli a due ruote che entreranno in divieto nei prossimi anni: dal 2028 l’ingresso in Area B sarà limitato per gli Euro 3 quattro tempi a benzina e nel 2030 per gli Euro 4 due tempi a miscela, quattro tempi a benzina e a gasolio", conclude il Comune.

L'assessora alla Mobilità di Milano

“La scelta operata dall’Amministrazione tiene conto di diversi fattori, da una parte la limitazione chilometrica – ha spiegato Arianna Censi, assessora alla Mobilità – consente di mantenere entro limiti accettabili, in coerenza con gli obiettivi ambientali, l’impatto dei veicoli oggetto di deroga e nello stesso tempo offre la possibilità di utilizzare ancora la moto, per brevi percorsi, a chi non può permettersi di acquistarne uno meno inquinante. Dall’altra dobbiamo andare avanti con il percorso che abbiamo intrapreso e che è utilizzato anche in altre città europee”.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali