Mattarella a Milano alla commemorazione della strage di Gorla: "Una tragedia così non si dimentica"
"Sono passati 80 anni ma il dolore per una tragedia così grande non si dimentica", ha detto il presidente alle donne soppravvissute
Era presente anche il presidente Mattarella questa mattina, lunedì 14 ottobre, a Milano nell'80esimo annniversario della strage del 20 ottobre 1944 quando le bombe alleate uccisero 184 bambini e 19 adulti in una scuola del quartiere di Gorla.
Mattarella alla commemorazione della strage di Gorla
MILANO - Una vicenda "che non si può dimenticare, è indimenticabile per chiunque, non soltanto per voi. Sono venuto qui per questo: sono passati 80 anni ma il dolore per una tragedia così grande non si dimentica".
Sono queste le parole di questa mattina del presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrando i familiari delle vittime della strage di Gorla, durante la commemorazione per la strage di 80 anni fa, quando il quartiere venne colpito da un bombardamento americano in cui morirono, tra gli altri, 184 alunni della scuola elementare Francesco Crispi.
Il commovente incontro con le cinque donne sopravvissute al bombardamento
Il Presidente della Repubblica ha partecipato alla cerimonia rimanendo in silenzio davanti alla corona deposta a nome della Presidenza ed è poi sceso nella cripta per qualche minuto per infine incontrare le cinque donne sopravvissute al bombardamento e i familiari di alcuni altri superstiti, scomparsi recentemente. Presenti alla commemorazione anche il sindaco Giuseppe Sala, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il prefetto Claudio Sgaraglia e il questore Bruno Megale.
I racconti delle donne superstiti: " È un ricordo che non si dimentica più"
"Oggi è stato molto importante avere il Presidente qui. Un fatto così grande è giusto che tutti sappiano cosa è successo. È un ricordo che una non dimentica più", ha detto Giuditta Trentarossi, 87 anni dopo aver incontrato Mattarella. Ne aveva 7 quando hanno bombardato la sua scuola, in cui frequentava la seconda elementare.
Di quella mattina ricorda: "Siamo scesi. Erano le 11.30 passate, c'era questo trambusto. Io sono andata su viale Monza, poi una signora ci è venuta a prendere per farci rifugiare, a me e a Graziella. Avevamo 7 anni, facevamo la seconda. Siamo state dentro un bel po'. Quando sono uscita ho visto mia papà che cercava di controllare un mucchio di macerie. Chiamavo ma non mi sentiva". Il presidente mi ha detto che siamo state brave"."
Al suo ricordo si unisce quello di Graziella Ghisalberti, la bambina che frequentava con Giuditta la seconda elementare. "Al Presidente ho raccontato di quel mattino e che noi superstiti siamo andati nelle scuole a raccontare le nostre testimonianze" ha riferito a margine. Sulla commemorazione ha aggiunto: "Io volevo qualcosa di più come hanno fatto a Treviso ad aprile dove hanno mandato le Frecce".