lotta alla mafia

Mafia | Dolci: “Mai come ora bisogna scegliere da che parte stare"

"Gli amministratori decidano da che parte stare e prendano distanze da determinati contesti e soggetti”, lo ha detto la Coordinatrice DDA Milano intervenendo all’assemblea di Avviso Pubblico.

Mafia | Dolci: “Mai come ora bisogna scegliere da che parte stare"
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Il procuratore aggiunto e Coordinatrice della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, Alessandra Dolci, è intervenuta all’assemblea nazionale di Avviso Pubblico.

"Gli amministratori scelgano da che parte stare"

MILANO - “I pubblici amministratori devono istituire un servizio di comunicazione alle autorità giudiziarie di operazioni economiche sospette, che possono rilevare dalle loro banche dati. Il ruolo degli enti locali nell’antiriciclaggio e nell’antimafia è fondamentale. Mai come ora bisogna che le pubbliche amministrazioni decidano da che parte stare e prendano distanze da determinati contesti e soggetti”.

La coordinatrice DDA di Milano all’assemblea di Avviso Pubblico

Lo ha detto Alessandra Dolci, procuratore aggiunto e coordinatrice della Direzione distrettuale antimafia di Milano, intervenendo all’Assemblea Nazionale di Avviso Pubblico, Enti locali e Regioni contro mafie e corruzioni dal titolo ‘Mafie fuori dal comune quale politica di prevenzione’, svoltasi a Palazzo Reale. Come riportano i nostri colleghi di Prima Milano.

“Le infiltrazioni mafiose presenti soprattutto nei comuni medio piccoli”

“Gli enti locali non sono più soggetti all’obbligo di segnalazioni ma sono tenuti alle comunicazioni. Ogni anno, però, queste sono solo qualche centinaio e così non va bene”, ha sottolineato Dolci, ricordando anche come “le infiltrazioni mafiose siano presenti soprattutto nei comuni medio piccoli” e che “la ‘ndrangheta ha un chiaro stampo economico. Un tempo le segnalazioni che ricevevo nascevano da reati spia ora da segnalazioni di operazioni economiche sospette” – ha proseguito – .

Vedo troppi fallimenti d’impresa pilotati da professionisti

“Dal mio osservatorio privilegiato vedo tutta una serie di fallimenti d’impresa pilotati da professionisti che realizzano società, consorzi e cooperative destinate a morire nel giro di due anni: evadono le imposte, non pagano i fornitori e garantiscono a imprese committenti servizi e prestazioni a prezzi fuori mercato. Queste operazioni sono di stampo mafioso e portano gravissimi danni all’erario. Un domino che alimenta un sistema economico sempre più tendente al nero”.

Sulle campagne elettorali

Dolci è intervenuta anche sul tema delle campagne elettorali: “Spesso capita, durante le nostre investigazioni, di scoprire incontri tra amministratori comunali che chiedono voti a soggetti ai domiciliari e condannati al 416 bis. Ribadisco che le amministrazioni comunali devono decidere da che parte stare”. Ha poi precisato come “l’attività di prevenzione contro le infiltrazioni mafiose sia molto più efficace di quella repressiva” e che “nel biennio 2019 - 2021 il numero complessivo delle misure interdittive anti mafia è aumentato del 30% a livello milanese”.

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